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Fonseca: “Milan, saremo aggressivi e vincenti. L’attaccante? Sappiamo chi vogliamo”

Il nuovo allenatore rossonero indica il programma: “Pressing, aggressività, vittorie. La seconda stella è una motivazione. Leao e Theo importantissimi”. Ibra: “Sul mercato non abbiamo fretta. Dio ha impiegato sette giorni a creare il mondo. Siamo carichi e abbiamo fame. Zirkzee? Il passato”

MILANO – Paulo Fonseca non si nasconde. A chi gli chiede se l’obiettivo sia lo scudetto, il nuovo tecnico rossonero risponde: “Vogliamo vincere. Il mio Milan sarà aggressivo, difenderà alto, non faremo uomo contro uomo a tutto campo. Vogliamo essere dominanti, anche in un campionato difficile come la Serie A. Ibra mi ha mostrato in bacheca lo spazio libero per i nuovi trofei”. Indica nella seconda stella della storia rossonera “una motivazione”. Quanto al mercato, dice: “La priorità è il centravanti”. E Ibrahimovic, al fianco del nuovo allenatore nella conferenza stampa di presentazione, si rivolge ai tifosi milanisti: “Per l’attacco, il nome di Mister X lo sappiamo ma non lo facciamo. Capisco gli ultrà che non vengono a Milanello, perché mancano ancora dei giocatori. Ma fretta non ce n’è. Dio ha creato il mondo in sette giorni. Noi siamo al primo”.

Individuato il 9 del futuro

A indicare il futuro centravanti come priorità è stato lo stesso Fonseca, che si è presentato in conferenza a Casa Milan con al bavero una spilla con la bandiera ucraina, “perché non dobbiamo dimenticarci di quel che sta succedendo”. Poi però è andato dritto sull’argomento che più appassiona i tifosi: il numero 9. “Tutti noi sappiamo che abbiamo bisogno di un attaccante e insieme stiamo cercando il profilo giusto. Se vogliamo giocare negli ultimi 30 metri, dobbiamo trovare un giocatore bravo in questo. Sappiamo il giocatore che vogliamo e siamo fiduciosi che arriverà a breve. Dovrà sapere giocare senza spazio”. L’identikit sembra quello di Morata, ma conferme non ce ne sono.

Zirkzee pista chiusa

Nomi non ne fa, Fonseca: “Noi sappiamo chiaramente il giocatore che vogliamo, ma il nome non lo faccio. Vogliamo grande qualità. Abbiamo perso Giroud e quando cambiamo vogliamo migliorare. Stiamo lavorando e credo che lo avremo a breve”. Una certezza: non sarà Zirkzee. A confermarlo è stato Ibra: “Stiamo studiando e parlando, ma non abbiamo fretta. Il mercato è lungo. Garantisco che i nuovi acquisti arriveranno. Zirkzee è il passato. Ne abbiamo uno in mente, che vogliamo e puntiamo. Il nome non lo dico. Per ora è Mister X”. E ha aggiunto: “Ci sono procuratori che risolvono problemi e altri che ne creano. Questo caso, non è stato né l’uno né l’altro. Non siamo delusi. Ora lavoriamo velocemente alla nostra idea”.

Nuova vita a Milanello

Fonseca, in questa fase iniziale, ha deciso di vivere a Milanello. “Sta lì per risparmiare”, ha scherzato Ibra. E l’allenatore ha spiegato il senso della scelta: “Per me in questo momento, con tantissimo lavoro da fare, è pratico vivere lì. È bellissimo”. Sui campi d’allenamento, Fonseca dovrà dare forma al suo Milan: “Ho studiato la squadra. Non voglio fare paragoni. Io devo guardare quel che devo imparare. Se vogliamo vincere dovremo essere più equilibrati. Dobbiamo migliorare, imparare. Ho un modo di difendere diverso. Non sono un allenatore da uomo contro uomo a tutto campo. Difenderemo più lontano dalla nostra porta, con l’aggressività, con il pressing. Abbiamo buoni difensori, il problema non è individuale. La priorità è l’attaccante”.

Gli obiettivi e il derby

A chi gli ha chiesto se vedremo il vero Milan già al derby, alla quinta di campionato, Fonseca ha risposto: “Già alla prima contro il Torino mi aspetto di vedere le mie idee sul campo. Non saremo perfetti in avvio, ma già a inizio campionato si vedrà una squadra diversa”. E sugli obiettivi stagionali: “Scudetto? Sono qui per vincere. È la verità e non si scappa. E vogliamo andare più avanti possibile in Champions, anche se sappiamo quanto è difficile vincerla. Avremo bisogno anche di fortuna, ma la nostra ambizione è vincere tutte le partite”.

Meno infortuni

Ibra ha avuto modo anche di parlare di quel che nella scorsa stagione non ha funzionato, a partire dai troppi stop dei giocatori per problemi fisici: “Abbiamo avuto tanti infortuni. Con lo staff del mister abbiamo trovato la strada giusta, anche dal punto di vista medico”. Quanto alla profondità di rosa, il dirigente svedese ha spiegato: “Non vogliamo avere 30 giocatori ma 23. Bisogna creare spazio. Non bisogna solo pensare a chi entra ma anche a chi esce. Non siamo nel calcio americano dove ci sono 40 o 50 giocatori. Chi uscirà? Dipenderà dal mister. Vogliamo giocatori adatti, non tenerli in rosa per perdere tempo”, indicando chiaramente due esuberi: “Origi e Touré sono convocati ma non fanno parte del progetto per il futuro della prima squadra”.

Theo e Leao al centro del progetto

Fonseca sa che due dei giocatori centrali per la stagione rossonera li ha già in casa. Il primo è Leao: “Leao è un giocatore importante e decisivo. Me lo aspetto motivato. È giovane e può imparare tutti i giorni, sempre aiutando la squadra”. Su Theo, ha risposto Ibra. “Theo è un giocatore del Milan. Sappiamo che è molto felice qui, che la famiglia sta bene e col nuovo allenatore avrà molto più spazio per giocare come gli piace. Il gioco sarà costruito anche per lui”, ha detto il super-consulente della proprietà.

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