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Francia-Italia 1-3: impresa degli azzurri firmata da Dimarco, Frattesi e Raspadori

Francesi avanti dopo 13 secondi con Barcola dopo un grave errore di Di Lorenzo. Poi la riscossa degli uomini di Spalletti, che a Parigi hanno espresso un calcio bellissimo

PARIGI — A dare retta alla Nations League, nella cui quarta edizione ha debuttato con sorprendente freschezza e innegabile concretezza, l’Italia sarebbe stabilmente tra le prime quattro d’Europa, mentre non si è qualificata per gli ultimi due Mondiali ed è uscita male dall’ultimo Europeo. Resta però tutto il senso dell’impresa nella notevole vittoria in casa della Francia vicecampione del mondo: non accadeva da 70 anni e conta parecchio il modo in cui è successo.

«la cronaca della partita»

Francia confusa

Il Parco dei Principi è rimasto ammutolito dalla limpida partita della squadra ringiovanita e riformata da Spalletti, capace di spegnere le fiammate dell’esule madridista Mbappé, di nuovo poco profeta in patria, e dei prodigi Barcola e Olise, fino all’esito ineccepibile della serata: un 3-1 in rimonta, con i male assortiti uomini di Deschamps ad affollarsi invano in attacco pestandosi i piedi, per cercare rimedio alla propria, fatale superficialità difensiva dopo il regalo del vantaggio ottenuto in soli 13 secondi, e a un gioco troppo fondato sulle puntate dei singoli, per quanto talentuosi.

Italia giovane e brillante

Invece hanno brillato assai i giovani di Spalletti, poco più di 24 anni la loro media d’età: guardando il sostanzioso Tonali dominare il centrocampo, Ricci proporsi come serio erede di Jorginho, Bastoni e Calafiori sgombrare dai palloni avvelenati l’area del sempre rassicurante Donnarumma e Dimarco, Frattesi e Raspadori segnare tre gol frutto di azioni per nulla casuali e pure artistiche, è venuto spontaneo abbandonarsi al rimpianto e chiedersi se una così veloce metamorfosi sia davvero il segnale della famosa ripartenza, a 68 giorni dalla sciagurata batosta di Berlino con la Svizzera.

Il cammino dell’Italia in Nations League

Per ora si può prendere atto con soddisfazione dell’effetto di questa vittoria: grazie al primato nel girone B della Lega A della Nations, in condivisione col Belgio che ha battuto Israele avversario degli azzurri lunedì prossimo a Budapest, la Nazionale ha quasi messo in banca l’importantissima testa di serie al sorteggio delle qualificazioni al Mondiale 2026, che spetta alle prime due di ogni girone e alle meglio piazzate del ranking Fifa, dove il 3-1 alla Francia moltiplicherà i punti.

L’errore di Di Lorenzo dopo 13 secondi

Spalletti stavolta ha azzeccato tutto, a cominciare dalla preparazione della partita, in cui ha isolato la squadra nell’hotel sotto la Tour Eiffel per garantirle la massima concentrazione. La teoria vuole che il traumatico avvio – il pallone soffiato da Barcola al torpido Di Lorenzo e poi scagliato in porta per l’1-0 – sia stato decisivo, perché ha scosso la squadra e ne ha alimentato l’orgoglio. In realtà, se è vero che c’erano i presupposti tecnici per il crollo, con Mbappé e Barcola inclini a seminare scompiglio e il raddoppio apparentemente ineluttabile, è altrettanto vero che le premesse tattiche si sono presto tradotte nel ribaltamento del risultato. La Francia dei solisti e dei velocisti, permettendosi di tenere in panchina Thuram, Dembélé e Zaire-Emery in assenza di Tchouaméni, Camavinga e Rabiot, era molto sbilanciata e fragile, col centrocampo a due Kantè-Fofana e con una difesa farfallona.

La strategia di Spalletti

L’Italia dell’umile linea folta a cinque e della difesa a tre ha presto preso possesso del gioco e l’avvisaglia della traversa su colpo di testa di Frattesi, incursore inesausto, ha spiegato che i cambi di campo di Cambiaso, le sventagliate di Ricci, il pressing continuo di Retegui avrebbero potuto fruttare presto il gol. Non si poteva immaginare che sarebbe stato magnifico: tacco di Tonali e sinistro nel sette di Dimarco. Nell’intervallo Spalletti ha capito che si poteva osare di più: la staffetta tra Raspadori e Pellegrini, schierato per il raccordo con l’attacco e per il palleggio, ha garantito ulteriore catapulta in avanti. Raspadori, insieme a Frattesi, ha messo pressione all’impacciato Fofana e ha porto palla a Retegui in versione rifinitore di fascia per il cross rasoterra e la scivolata vincente di Frattesi, migliore marcatore da quando c’è Spalletti. Anche il terzo gol è nato da un cambio: il contropiede lo ha innescato Udogie e lo ha chiuso Raspadori. Ha meritato sinceri applausi Tonali, ex reprobo del caso scommesse: di questo passo la sua resurrezione, non è blasfemo dirlo, potrebbe apparentarlo a Paolo Rossi.

Il tabellino di Francia-Italia

Francia 1 (1’ pt Barcola)

Italia 3 (30’ pt Dimarco, 6’ st Frattesi, 29’ st Raspadori)

Francia (4-2-3-1): Maignan — Clauss (33’st Koundé), Konaté, Saliba, T. Hernandez — Kanté (33’st Zaire-Emery), Fofana (12’st Koné) — Olise (12’st Dembélé), Griezmann (32’st M. Thuram), Barcola — Mbappé. Ct: Deschamps.

Italia (3-5-1-1): Donnarumma — Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori (26’ st Buongiorno) — Cambiaso, Frattesi (17’ st Udogie), Ricci, Tonali, Dimarco (35’ st Brescianini) — Pellegrini (1’ st Raspadori) — Retegui (35’ st Kean). Ct: Spalletti.

Arbitro: Schärer (Svi).

Note: ammoniti Retegui e Koné.

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