DORTMUND – La Francia non ha saputo battere neanche una squadra debole e già eliminata, ma ne pagherà le conseguenze: per colpa del pareggino (1-1) contro la Polonia, deciso da due rigori di Mbappé e Lewandowski, e della vittoria dell’Austria sull’Olanda, finisce al secondo posto nel girone D. Magari non avrà un ottavo di finale complicato (affronterà la seconda dell’equilibratissimo gruppo E, quindi una tra Belgio, Ucraina, Romania e Slovacchia), però è andata a cacciarsi nella parte di tabellone più complicata, quella già occupata da Germania, Spagna e Portogallo. Se continua così, senza uno straccio di gioco a parte le volate di Mbappé, non farà una bella fine.
«la cronaca della partita»
Le difficoltà iniziali di Mbappé
Mbappé all’inizio è parso spaesato, quasi intimidito. Di rado ha puntato l’uomo con la sfrontatezza solita né gli si è vista la prontezza di riflessi abituale. Ma se lui ha delle scuse, i compagni attorno no (e il commissario tecnico nemmeno): contro la Polonia già eliminata – ma comunque bella tosta: non ha regalato nulla, anzi – ha impiegato quasi tutto il primo tempo per mettersi in moto, cioè il tempo necessario alla sua stella per smettere di essere a disagio con la maschera da Zorro in faccia.
Lewandoswki sbaglia, Skorupski para tutto
La Francia ha soltanto singhiozzato gioco. Ha rischiato qualcosa (al 34’, Lewandowski di testa avrebbe potuto e dovuto fare molto meglio sul cross al bacio di Zielinski) ma soprattutto ha continuato a sviluppare una manovra farraginosa salvo quando ha iniziato a funzionare l’accoppiata Mbappé-Barcola sulla sinistra, che qualche scompiglio l’ha causato. Il primo pericolo lo ha procurato Théo Hernandez, poi per due volte ci ha provato Mbappé, ma Skorupski è sempre stato bravissimo a respingere con il corpo, con le mani e con i piedi gli assalti ravvicinati che gli sono stati portati. Dalla parte destra, invece, la Francia ha affondato una volta sola, grazie a un erroraccio di Kiwior che Dembélé non ha sfruttato: in quella circostanza, più che la bravura del portiere ha contato la dabbenaggine del parigino, che Deschamps ha confermato nonostante avesse deluso nelle due partite precedenti.
Deschamps lascia fuori Griezmann e Thuram
A riposare (o si è trattata di una bocciatura?) sono stati Griezmann e Thuram, con Mbappé teorico centravanti ma più spesso in partenza da sinistra: in questo modo l’area è rimasta troppe volte vuota e la Francia ha potuto andare al tiro solamente su iniziative personali. Skorupski, da parte sua, ieri ha raccolto l’eredità di Szczesny, che ha detto addio alla nazionale dopo 84 presenze, è la raccolta alla grande. In questo torneo, ogni giocatore del Bologna sembra in stato di grazia.
I tifosi invocano Giroud e arriva il gol di Mbappé
La ripresa è cominciata con un’altra minaccia di Mbappé a Skorupski (un destro a giro dai sedici metri, stavolta), ma già dopo sette minuti i tifosi francesi, in crisi di astinenza da centravanti, hanno cominciato a invocare Giroud. Prima che Deschamps desse loro ascolto, Dembélé ha però finalmente dato un segno di vita saltando di netto Kiwior (l’unico giocatore in campo peggiori di lui), che lo ha sgambettato, e guadagnandosi un rigore solare che l’arbitro Guida non ha esitato a concedere: dal dischetto, Mbappé ha così potuto interrompere il sortilegio che lo attanagliava, visto che non aveva ancora segnato in un Europeo nonostante sia alla seconda partecipazione, ha festeggiato sfilandosi la maschera. Skorupski poteva essere battuto solamente in quel modo, perché già dal successivo tentativo di Barcola ha ricominciato ad alzare il muro.
La Francia s’addormenta, Lewandowski pareggia
La Francia, però, dopo il vantaggio si è eclissata. Ha smesso di spingere, arretrato il baricentro e abbandonato Mbappé e sé stesso, così la Polonia è timidamente uscita dal guscio e alla prima occasione ha pareggiato, grazie a uno sciocco fallo da rigore di Upamecano su Swiderski che Guida ha dovuto scoprire alla moviola. Lewandowski (che, al contrario di Szczesny, la nazionale non la abbandonerà) ha così segnato il suo ottantatreesimo gol con la Polonia, anche se dal dischetto gli sono serviti due tentativi: il primo Maignan l’aveva respinto ma si era mosso in anticipo, sul secondo il centravanti geniale non ha cambiato angolo bensì accentuato l’angolazione, impedendo al portiere di arrivarci. La Francia ha reagito di nervi e basta: tipico di chi non ha un gioco di cui fidarsi.
Il tabellino di Francia-Polonia
Francia 1 (11’ st rig. Mbappé)
Polonia 1 (34’ st rig. Lewandowski)
Francia (4-3-3): Maignan 6 – Koundé 6, Upamecano 5, Saliba 6.5, Hernandez 5.5 – Kanté 6 (16’ st Griezmann 5), Tchouaméni 5.5 (36’ st Fofana sv), Rabiot 5 (16’ st Camavinga 5) – Dembélé 5 (41’ st Kolo Muani sv), Mbappé 7, Barcola 6.5 (16’ st Giroud 5.5). Ct Deschamps 5.
Polonia (3-5-1-1): Skorupski 8 – Bednarek 5, Dawidowicz 6.5, Kiwior 4 – Frankowski 6, S.Szymanski 6 (23’ st Swiderski 6), Moder 5.5, Zielinski 5.5, Zalewski 6 (23’ st Skoras 6) – Urbanski 6 – Lewandowski 6. Ct Probierz 6.
Arbitro: Guida (Ita) 6.
Note: ammoniti Zalewski, Rabiot, Probierz, Dawidowicz e Swiderski. Spettatori 59.728.