Per Remo Freuler quella con l’Italia non sarà una partita normale. “In Italia ho costruito la mia carriera. E lì ho trovato anche il Paese ideale per vivere con la mia famiglia”. Ma i complimenti del 32enne di Ennenda, Canton Glarona, si fermano qui. “Sabato a Berlino non ci sarà spazio per l’amore e i bei sentimenti. È un ottavo di finale. Non ho paura dell’Italia e nemmeno la Svizzera ne ha”, ha detto al microfono, ripetendo un concetto già espresso più volte dal suo ct, nella sala conferenze del GAZI-Stadion di Stoccarda, quartier generale della nazionale elvetica in Germania.
Non sarà Bologna-Italia
Nell’ottavo di finale di sabato 29 giugno all’Olympiastadion di Berlino, saranno tre i giocatori del Bologna nella Svizzera, fra campo e panchina: oltre a Freuler anche Ndoye, autore del gol alla Germania nella seconda partita del girone, e Aebischer, autore di una rete e un assist nella gara di esordio contro l’Ungheria. Ce ne sarebbe potuto essere uno, di bolognese, anche nell’Italia: Riccardo Calafiori. Ma è squalificato, quindi non giocherà. “Mi spiace per lui, mi sarebbe piaciuto affrontarlo – ha detto Freuler – Comunque all’Olympiastadion giocheremo Svizzera-Italia, non Bologna-Italia”.
Avanti con lo spirito del girone
Analizzando quanto fatto finora dalla Svizzera e guardando avanti ai prossimi passi nel torneo, Freuler analizza: “Lavoreremo sulla tattica da qui al weekend. Ma il sistema e filosofia di gioco non cambieranno. La fase a gironi suggerisce che siamo sulla giusta strada, anche se adesso dobbiamo fare un altro passo avanti. Fare bene nella prima parte del torneo è importante, ma le partite che fanno la differenza e che possono cambiare la dimensione di una nazionale sono altre”. E si stanno avvicinando.
Italia favorita, non muore mai
Quanto all’Italia, qualificata come seconda del suo girone grazie al gol di Zaccagni alla Croazia sette secondi prima della fine del recupero, Freuler commenta: “Parliamo di una squadra che non muore mai. Sappiamo che ci attende una partita bella e speciale, che metto nella top tre tra quelle che ho giocato in nazionale. E sarà una partita difficile”. Poi, dimostrando di avere fatto scuola di scaramanzia in Italia, gira sugli azzurri la pressione della favorita. “I favoriti sono chiaramente loro. E va bene se credono di esserlo”.
I precedenti recenti
La Svizzera non vince contro l’Italia dal 1993, nelle qualificazioni del Mondiale americano dell’anno seguente. Venendo ai tempi recenti, all’Olimpico a Euro 2020, nell’estate del 2021, l’Italia si era imposta senza troppe difficoltà. “Da quel 3-0 abbiamo imparato. Noi poi siamo andati al Mondiale in Qatar, mentre loro sono rimasti a casa”, ha detto Freuler, in riferimento al doppio pareggio del 2021 (con due rigori sbagliati da Jorginho) che ha qualificato gli svizzeri e non gli azzurri. La Svizzera ha però affrontato un percorso di qualificazione faticoso per arrivare a Euro 2024. Ma per Freuler, potrebbe non essere uno svantaggio. Anzi. “Le difficoltà ci hanno fatto bene, abbiamo capito che il livello delle prestazioni non sarebbe stato sufficiente per l’Europeo in Germania. Abbiamo cambiato intensità e atteggiamento negli allenamenti”.
La marcia indietro: “Sono stato frainteso”
In serata, dopo avere letto le reazioni dei tifosi italiani alle sue dichiarazioni, Freuler ha scritto un messaggio su Instragram, in cui sostiene di essere stato frainteso e si scusa con chi si fosse sentito preso in giro: “Vorrei fare chiarezza su una mia dichiarazione mal interpretata e, in certi casi, mal riportata. In conferenza stampa sono stato chiesto cosa abbiamo imparato dalla sconfitta per 3-0 a Roma contro l’Italia nel 2021.Ho risposto che abbiamo imparato tanto e poi pareggiato due volte contro l’Italia nella qualificazione, qualificandoci, al contrario dell’Italia, per il Mondiale.Ci tengo a sottolineare che non è mai stata mia intenzione di provocare o di prendermi gioco della Nazionale azzurra. Porto grande rispetto per quanto ha fatto in passato, per quanto sta facendo e amo il paese. Per me, mia moglie e tutta la mia famiglia, l’Italia è diventata una seconda casa. Cose tra l’altro anche dette durante la stessa conferenza stampa, ma riportate in modo meno importante. Mi dispiace tanto che la mia dichiarazione sia stata vista da molti come una provocazione o una presa in giro.Spero in una bella partita a Berlino!”. Firmato, Remo.