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Furlani, le tre mosse per riprendere il controllo del Milan

L’amministratore delegato, sempre più centrale nell’organigramma rossonero, incontrerà nelle prossime settimane i candidati al ruolo di direttore sportivo

MILANO – Nelle ultime convulse settimane in casa Milan è emersa una figura su tutte: Giorgio Furlani, l’amministratore delegato. Si è preso la scena con alcune mosse ben precise, con cui si è rimesso al centro del villaggio. Lui decide, lui ha l’ultima parola, lui ha potere di firma, tutto passa da lui. È l’uomo forte del Diavolo, l’unico insostituibile insieme al presidente Paolo Scaroni. Incontrerà nelle prossime settimane i candidati al ruolo di direttore sportivo, Tare e Paratici, già visionati dall’azionista di controllo Cardinale e dal suo consulente speciale Ibrahimovic. Sarà lui a sondarli ancora, per poi scegliere. Da qui in avanti l’ultima parola, anche nell’area sportiva, sarà sempre sua.

Le parole di Furlani prima di Lazio-Milan

Nella dialettica interna al club, Furlani ha sottolineato con parole e comportamenti di essere al vertice della catena di comando. La prima mossa, mediatica, arriva due giorni dopo gli incontri a Londra di Ibra e Cardinale con i possibili ds. L’amministratore delegato si presenta davanti alle telecamere prima di Milan-Lazio e, parlando delle difficoltà della squadra di Conceiçao, ammette: “Sono responsabile della situazione, perché nel mio ruolo tutte le decisioni passano da me”. Veniva da settimane di assenza mediatica, poi l’intervento per ribadire anche ai tifosi il suo ruolo.

Il viaggio a New York

La seconda mossa, operativa, è il viaggio a New York della settimana scorsa per incontrare Cardinale. Un meeting utile a discutere del futuro del club rossonero, della rivoluzione estiva in divenire, delle scelte che essa comporterà. Insomma, hanno tracciato le linee guida della prossima stagione, con una squadra possibilmente a forte impronta italiana, sia in campo sia in panchina. Furlani non si limiterà ad essere uomo dei conti, ma avrà voce in capitolo su tutto. Dal direttore sportivo all’allenatore, che con ogni probabilità non sarà più Conceiçao.

Gli incontri di Furlani con i candidati al ruolo di ds

La terza mossa è la fotografia delle prime due. L’ad chiede e ottiene di parlare con i possibili direttori sportivi. Vedrà nelle prossime due settimane Tare, Paratici e non è escluso che a questa lista si aggiungano altri nomi (non Berta, che ha scelto l’Arsenal). A ognuno di loro chiederà cosa farebbero con questo Milan, come intendono ricostruire la rosa. E ovviamente al centro del discorso ci sarà anche la guida tecnica della squadra. Sono decisioni chiave per il futuro del Diavolo, per questo delicatissime. Nelle prossime settimane si capirà qualcosa in più. Quel che è certo è che nel Milan che verrà Moncada tornerà a dirigere l’area scouting, Ibrahimovic potrebbe fare un passo indietro rispetto all’attuale esposizione, restando consigliere di RedBird e supportando il nuovo ds, Furlani sarà sempre più protagonista.

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