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Garcia-Day, il tecnico transalpino: “Il Napoli vuole altri trofei”

Il presidente De Laurentiis si prende la scena: “Il casting è durato poco, sogno la Champions League”.

E' Rudi Garcia, che ha vinto la Ligue 1 nel 2011, l'uomo scelto da Aurelio de Laurentiis per difendere il tricolore sulle maglie del Napoli.

"Io e il presidente siamo ambiziosi, voglio vincere trofei e rendere ancora i tifosi fieri della squadra; non ho paura, si riparte da zero: senza collettivo, né sudore non si ottengono traguardi importanti. Ci sono i singoli e c'è la squadra, partiremo a bomba: le mie squadre fanno gol, mantengono il possesso della palla e attaccano. Se non ci saranno cambiamenti di mercato, non farò rivoluzioni, ma lievi accorgimenti; voglio giocatori intelligenti, che sappiano cambiare modulo nel corso di una gara e mantengano alto il senso di appartenenza. Il Napoli deve essere tosto, può crescere ancora: so che l'area tecnica lavorerà benissimo, ove dovesse rispondere a una cessione; non ci sono state da parte mia richieste particolari. Ogni calciatore è diverso dall'altro, solo quando li alleni sai quali tasti toccare per stimolare il loro rendimento. Punto molto sul centrocampo: la forza dell'anno scorso è che ogni giocatore correva, questo reparto è il cuore del gioco" racconta Garcia, che ha firmato un contratto biennale (con opzione per il terzo anno) e percepirà 3 milioni di stipendio.

Nelle ultime stagioni il classe 1964 ha allenato Marsiglia, Lione e Al – Nassr ;in due anni e mezzo alla guida della Roma Garcia ha firmato un record (10 successi iniziali di fila) e due risultati di prestigio, i piazzamenti d'onore alle spalle della Juventus campione.

Queste le dichiarazioni del presidente partenopeo: "Ho cominciato il casting dopo la festa Scudetto, imperativo scegliere qualcuno che adottasse il 4-3-3; non devo mutare assetto di calciatori, Rudi ha fatto bene alla Roma e al Lione ha sfiorato la Champions League, ci tengo molto, perché, anche se va riformata, aumenta il valore del brand 'Napoli' nel mondo. Osimhen? A meno di una offerta importante, resta: c'è l'accordo per prolungare due anni. L'uomo Garcia non deve dimostrare nulla, va lasciato lavorare tranquillamente, senza fretta, né limiti. Di lui ho apprezzato immediatezza e spontaneità, c'è stata intesa tra noi. Ringrazio Spalletti per essersi preso un anno sabbatico, ha ridotto il rischio che i giocatori siano sazi".

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