Roma – “Mi aspettavo più velocità sul mercato, che magari arriva e vorrebbe portare altre idee”. Senza troppi giri di parole, Gian Piero Gasperini torna a parlare di mercato nella conferenza stampa della vigilia di Roma-Bologna. C’è il campo, ma c’è soprattutto la voglia di avere volti nuovi per lavorare al meglio nel nuovo progetto giallorosso. “Soprattutto per un allenatore nuovo che arriva – prosegue Gasp – Tutti noi vorremmo partire con una rosa definita per sfruttare la meglio la preparazione estiva. Promesse dalla società? Diciamo che insieme fai dei propositi, poi dopo la realizzazione ha dei tempi diversi”.
Gasperini alla panchina numero 600 in A
Domani alle 20.30 sarà la 600esima panchina in serie A: “Ho letto stamattina che domani sarà la mia seicentesima partita. Per me, che non guardo molto le statistiche, è stata sicuramente una grandissima sorpresa. Non poteva esserci occasione migliore per raggiungere questo traguardo: la prima di campionato, una nuova esperienza con la Roma, in uno stadio pieno di gente. Sicuramente è qualcosa di straordinario. La squadra arriva con tanta voglia di fare. Domani sarà un biglietto da visita: dietro di noi c’è tanta passione, tanti tifosi, tanti abbonati. Giochiamo contro una squadra che negli ultimi anni si è confermata tra le migliori del campionato, ben preparata e solida. Sarà una bellissima prima di campionato”.
“L’infortunio di Bailey è incredibile”
Gasp ha poi parlato anche della situazione Bailey, arrivato nei giorni scorsi e subito infortunato (per lui oltre un mese di stop, ndr): “E’ una situazione incredibile, sono veramente dispiaciuto. Un infortunio, anche per la sua gravità, in una situazione davvero difficile da spiegare. C’è anche un video dell’episodio. Peccato, peccato davvero, perché al di là dell’immediatezza della partita – che non so quanto avrebbe potuto aiutare, ma probabilmente sì – pesa soprattutto l’entità dell’infortunio, avvenuto in un gesto assolutamente consueto. Sul mercato le trattative non so che durata possano avere, siamo ormai nella fase finale e tutto diventa molto imprevedibile. Io però guardo alla partita con il Bologna, guardo all’inizio del campionato. Per quanto riguarda Dybala, è rientrato ormai da dieci giorni e secondo me è sulla strada giusta. Era partito bene in preparazione, poi ha dovuto fermarsi qualche settimana, ma adesso ha ripreso e sta facendo tutto. Anticipo anche un aspetto legato alla formazione: secondo me non può ancora giocare 90 minuti, quindi o parte dall’inizio o entra a gara in corso”.
“Una rosa completa dall’inizio è utopia per tutti”
Rispetto al lavoro estivo: “Devo dire che con i ragazzi con cui abbiamo lavorato bene: hanno passato un mese e mezzo insieme e, tra quelli che erano già presenti dall’inizio, sicuramente abbiamo fatto tanto. Gli altri sono arrivati un po’ alla spicciolata, qualcuno prima, qualcuno dopo, poi c’è stato anche uno stallo. Certo, tutti noi vorremmo sempre poter partire con una squadra definita, con una rosa completa, per sfruttare al meglio il periodo di preparazione. Ma ormai questo sembra essere diventato un po’ un’utopia per tutti”.
“Pellegrini se trova una soluzione va via”
Lungo discorso su Lorenzo Pellegrini, sempre più in uscita dalla Roma: “Mi sembra che stia recuperando ed è vicino al rientro. Io sono arrivato che lui era già infortunato, quindi non ha mai potuto allenarsi con la squadra. Non so perché questa domanda venga sempre fatta a me e non al giocatore o alla società. Quello che ho visto io con Pellegrini è che la situazione non è così chiara: è evidente che la società non ha intenzione di allungare il contratto ed è altrettanto evidente che lui ha bisogno di giocare per ambire alla Nazionale e ai suoi obiettivi personali. Non sono io la persona più indicata per parlarne, però visto che me lo chiedete cerco di rispondere. Ho ereditato questa situazione e provo a chiarirla, perché in tutte le interviste mi mettete in mezzo a questa vicenda. A me sembra che, se lui trova una situazione adeguata, sia contento di andare via, e lo sarebbe anche la società. Però trovare la soluzione giusta non è semplice e per questo siamo in una fase di stallo. Non mi pare di dire nulla di nuovo o di scoprire l’acqua calda: questa è la realtà della situazione”