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Gasperini, orgoglio e rimpianto: “Dovevamo essere più cinici”

Il tecnico dell’Atalanta dopo il ko in Supercoppa con il Real Madrid: “La partita è svoltata sulla parata di Courtois su Pasalic”

Alla fine i seimila arrivati a Varsavia da Bergamo hanno festeggiato comunque l’Atalanta, dopo aver cantato per tutta la partita anche quando la Supercoppa stava prendendo la strada di Madrid. Agli applausi del pubblico e al tributo del pasillo da parte dei campioni d’Europa agli sconfitti che andavano a ritirare la medaglia (omaggio subito ricambiato dai nerazzurri) si aggiunge il premio di consolazione, visto che l’Atalanta porta a casa 4 milioni di euro rispetto ai 5 del Madrid, il cui vero guadagno sono però i gol di Mbappé, che non si sono fatti aspettare: «Essere del Real», ha raccontato alla fine, «è un sogno che è diventato realtà. Sono felice di aver iniziato a giocare nel miglior club del mondo vincendo un titolo e segnando in una grande serata. Ora devo pensare a migliorare. Vogliamo vincere tutto».

Real, missione sette titoli in un anno

Con l’attacco dei quattro fenomeni è possibile persino il septete, il sogno proibito del Real: 7 titoli in un anno. «Ancelotti vuole che ci spostiamo, ci muoviamo. Il mister ci lascia molta libertà, con lui parlo di tutto, di calcio e di vita. È un piacere giocare in questa squadra, perché è la più forte del mondo. Spero di restare qui per tanti anni».

L’amarezza di Gasperini

L’Atalanta ha lasciato che la delusione si stemperasse nell’orgoglio. «Sapevo che avremmo fatto una buona figura», ha commentato alla fine Gasperini. «Abbiamo perso un buona opportunità, la partita è svoltata sulla parata di Courtois su Pasalic. Ci è mancata una virgola, abbiamo fatto degli errori sui gol presi, sullo 0-0 Lookman stranamente non ha tirato pur avendo la palla sul sinistro. Sono deluso, ma anche orgoglioso».

Il caso Koopmeiners resta aperto

Ora l’urgenza atalantina sarà il mercato: arriveranno Brescianini e probabilmente il laterale brasiliano Wesley (Flamengo) e il centrocampista O’Riley (Celtic) ma resta aperto il caso Koopmeiners, su cui il presidente Percassi è stato sibillino: «Siamo molto affezionati a lui, ci dispiace tantissimo che non sia qui, quando si è giovani si può incappare in qualche errore. Per noi è un giocatore molto importante».

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