Bergamo – Il periplo verso l’America resta un’incognita. Però la Nazionale di Gattuso è salpata da Bergamo, dall’abbraccio di uno stadio caloroso, e la prima tappa è filata via liscia, con tanto di goleada mai promessa e tuttavia finalmente realizzata. Certo, l’Estonia non era mica un iceberg: difficile incagliarsi in una squadra la cui stella è il portiere del Werder Brema. Comunque il neo ct ha preso la sua caravella e l’ha condotta al porto della vittoria obbligata, che riduce a 6 punti il distacco dalla Norvegia (ieri riposava, ma ha sempre una partita in più) capolista del girone di qualificazione al Mondiale. Il 5-0, a suo modo sofferto per via della catasta di occasioni da gol mancate prima che Kean sbloccasse tutto all’approssimarsi dell’ora di gioco, mette in attivo la differenza reti (ora è più 4) e garantisce opportuno sollievo psicologico, perché lunedì in Ungheria, sul campo neutro di Debrecen, l’Italia affronterà Israele in un appuntamento carico di significati non solo sportivi: se si rimane a questi, l’obiettivo è rivincere e sorpassare al secondo posto gli israeliani, che hanno battuto 4-0 la Moldova a domicilio.
«La cronaca della gara»
La razionalità di Gattuso
Le premesse tecniche, alla luce del debutto, confermano che Gattuso non sarà un ct rivoluzionario. Né lui lo vuole essere. Non insegue utopie: pretende coraggio, solidarietà tra compagni e raziocinio. La tattica è stata lineare: difesa a 4, idem l’attacco, mediana di sostanza Tonali-Barella, costante uso delle fasce con Politano e Dimarco, imbucate di Zaccagni esterno che si accentra e veloci scambi rasoterra, con intesa naturale della coppia di centravanti Kean-Retegui, battezzata ad hoc. Il comandamento che li riassume tutti è la famosa fame: guai a chi si accontenta del ghirigoro. Eppure la trama bergamasca è stata arzigogolata.
Primo tempo, tanto gioco ma nessuno gol
Nel primo tempo si sono contate 14 occasioni. Ma il monopolio del gioco, certificato appunto dal vano dato percentuale del possesso palla (70-30) e il conseguente ripetuto ingresso nell’area avversaria non sono bastati. I tiri in porta erano per lo più calligrafici o privi della necessaria decisione, come se chi si gioca il Mondiale fosse paralizzato al dunque, dopo essere arrivato facilmente nei pressi del portiere Hein. Nell’esercizio si sono misurati praticamente tutti, a cominciare da Kean, Dimarco, Zaccagni e Retegui, che ha reclamato un rigore. Allora Gattuso ha incitato i discepoli a maggiore concretezza: era eloquente il suo volto preoccupato, all’imbocco degli spogliatoi per l’intervallo.
Nella ripresa la musica cambia
Arringata dal ct, la squadra è riemersa identica negli uomini e analogo è stato inizialmente anche il copione, con le parate di Hein su tiri resistibili. Ma il tocco sottomisura di Kean, su tacco di Retegui sotto la sua ex curva atalantina, è parso il premio alla tenacia. Da quel momento, al netto del palo colpito da Kean, l’Estonia si è sbriciolata, gli ingressi dell’ispiratissimo Raspadori e di Cambiaso a sinistra, poi di Locatelli e Orsolini, hanno oliato la macchina. E la calligrafia è servita ad abbellire gli altri 4 gol: destro in controtempo di Retegui e testate artistiche di Raspadori, Retegui e Bastoni. C’è stato anche il tempo per l’esordio di Pio Esposito e per una parata di classe di Donnarumma. Gattuso ha incassato cori meritati.
Italia-Estonia 5-0 (0-0)
Italia (4-4-2) Donnarumma 6.5 – Di Lorenzo 6, Bastoni 6.5, Calafiori 6.5, Dimarco 6.5 (21’ st Raspadori 7.5) – Politano 7 (31’ st Orsolini 6), Barella 6.5, Tonali 7 (31’ st Locatelli 6), Zaccagni 6 (21’ st Cambiaso 6.5) – Retegui 7.5, Kean 7.5 (39’ st P. Esposito 6). Ct. Gattuso 7.5.
Estonia (4-2-3-1) Hein 6 – Larsen 5, Paskotsi 4.5 (35’ st Tamm sv), Kuusk 4.5, Saliste 5 – Palumets 5, Shein 5.5 (35’ st Soomets sv) – Kristal 4.5 (16’ st Ainsalu 5), Kait 5, Sinyavskiy 5 (22’ st Saarma 5) – Sappinen 5.5 (35’ st Anier sv). Ct. Henn 5.
Arbitro: Pinheiro (Por) 6.
Reti: 13’ st Kean, 24’ e 44’ st Retegui, 26’ st Raspadori, 47’ st Bastoni
Note: ammoniti Kristal, Bastoni, Paskotsi, Anier.
Spettatori: 22.559.