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Generazione Camarda: da Ekhator a Leoni la Serie A diventa baby

Nei primi tre mesi hanno giocato già
sei minorenni, l’anno scorso furono 7 in tutta
la stagione. E i più giovani sono italiani

TORINO — D’accordo, loro hanno Yamal e Cubarsí che sono già stelle anche se hanno ancora i denti da latte, ma finalmente dei giovani possiamo vantarci con una certa pertinenza anche noi perché finalmente le nostre squadre ce li fanno vedere, li fanno giocare: in questo primo scorcio di campionato sono già scesi in campo sei minorenni, due dei quali (l’attaccante milanista Camarda e il centrocampista veronese Cissé) avevano addirittura già debuttato la stagione passata, quando però gli under 18 furono sette in tutto e quasi tutti lanciati nelle ultime giornate, quando si possono regalare a cuor leggero gli spiccioli di un debutto a un ragazzino meritevole.

Premier e Liga sono più vecchie di noi

Adesso, invece, i ragazzi sono stati scelti, non premiati. Il terzino sinistro Honest Ahanor, Gilardino l’ha messo titolare in Genoa-Juve all’età di 16 anni e 7 mesi, il più giovane debuttante della stagione, nei cinque tornei più importanti, dopo l’ala Mbaye del Psg. I francesi rimangono i vivaisti più incalliti, però d’altronde il sistema della Ligue 1, si fonda su valorizzazione e rivendita dei gioielli fatta in casa: loro di minorenni ne hanno già proposti otto, il più interessante dei quali è il centrocampista Bouaddi del Lille, ma questa è la normalità francese. In Liga i sotto diciotto sono cinque, tre dei quali del Barcellona, tra cui appunto Yamal e Cubarsí. In Premier ne abbiamo visti quattro, in Bundesliga nessuno anche se i tedeschi hanno un’età media leggermente inferiore alla nostra (26,2 contro 26,1) e superiore solamente a quella dei francesi. Una volta però non c’era nessuno più vecchio di noi, adesso Premier e Liga lo sono. Estendendo la conta agli under 20, quest’anno in Serie A ne sono stati impiegati 31, tra cui gente già affermata come Yildiz, Urbanski, Nico Paz, Castro, Dorgu, Comuzzo. In nove sono già andati in gol.

Ekhator in campo fin dalla prima giornata

Oltre ad Ahanor, Gilardino (tanto per ribadire l’assurdità del suo esonero) ha lanciato anche l’attaccante Jeff Ekhator: l’ha buttato nella mischia fin dalla prima giornata, contro l’Inter . Il ragazzo del Genoa, già dieci presenze di cui tre da titolare, è anche l’unico under 18 ad avere segnato un gol, risultando il più giovane marcatore europeo dopo Herba Guirassy, guineano dell’Angers, che di reti ne ha fatte due pur avendo giocato appena 65’. Di Camarda, più “anziano” solamente di Ahanor, si sa già moltissimo ed è anche il più imberbe della Champions in corso. Nel sestetto dei minorenni ci sono anche il difensore del Parma Giovanni Leoni, arrivato quest’estate dalla Sampdoria con l’etichetta del predestinato, Alphadjo Cissé e il trequartista Tommaso Rubino della Fiorentina. Tutti e sei sono italianissimi, anche Ekhator, Ahanor e Cissé sono nati in Italia: il primo a Genova e il secondo ad Aversa da genitori nigeriani, il terzo a Treviso da una famiglia della Guinea. Ekhator e Cissé bazzicano abitualmente le giovanili azzurre.

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