Un clamoroso episodio ha investito ieri la Genova rossoblù. Si è verificato al ticket office del Porto Antico, quando si è presentato l’ex presidente Zangrillo, attualmente ancora membro del Cda rossoblù, per sottoscrivere due abbonamenti, uno per lui e uno per il figlio. Le tessere gli sono state negate su input del club che evidentemente ha la facoltà di negare l’eventuale abbonamento a persone che a loro modo di vedere hanno nuociuto al club stesso. Secondo l’attuale proprietà, con il rumeno Dan Sucu presidente e azionista di maggioranza, Zangrillo con le sue testimonianze starebbe favorendo la società americana A-Cap, creditrice dei precedenti proprietari, i 777 Partners, che negli ultimi mesi ha contestato con alcuni ricorsi, tutti bocciati, l’aumento di capitale sottoscritto a dicembre scorso dall’imprenditore Dan Sucu. Il club in pratica avrebbe comminato un sorta di Daspo all’ex presidente, nonchè storico tifoso. Dopo quanto accaduto il professor Zangrillo si è recato in Procura per formalizzare una denuncia su quanto accaduto.
Parlando invece della squadra, va raccontato di una vittoria di prestigio contro il Villarreal e un pareggio con i padroni di casa dell’Oviedo per il Genoa nel triangolare del Tartiere contro due formazioni di pari categoria, entrambe giocheranno nella Liga. Le partite hanno mostrato spunti molto interessanti. Hanno fatto divertire, soprattutto nella prima sfida, i tanti tifosi genoani presenti allo stadio locale. In campo si vedono due gare distinte da 45’ l’una e se nella prima gli undici scelti non cambiano, nella seconda Vieira inserisce praticamente tutti per testare anche i nuovi come dimostrano gli esordi sia di Carboni che di Colombo, peraltro ancora lontani dalla forma migliore e soprattutto dai meccanismi della squadra. Ma è contro il Villarreal, formazione che giocherà in Champions e che a Ferragosto inizierà il campionato, che si vede il Genoa più bello. Aggressivo, attento, ordinato e capace di un pressing quasi asfissiante che porta al primo gol. In realtà un colpo di fortuna visto che il rilancio di Parejo dal limite finisce su Norton-Cuffy e termina in rete sorprendendo il portiere avversario. Non è però un caso, perché la formazione di Vieira gioca molto alta, aggredisce il portatore di palla e non si risparmia. Frendrup e Masini dominano a centrocampo, Stanciu dirige e Gronbaek, seppur con qualche leziosità di troppo, dimostra tecnica superiore. Ma la sorpresa più bella è lo stato di forma di Messias.
I ritmi non sono ancora quelli del campionato ma il valore del Villarreal è indiscusso e al 16’ arriva il pareggio da un angolo che Vitinha devia di testa di fatto togliendo la palla al rinvio di Otoa, la sfera arriva a Kambwala che batte Leali. Ma il gol subito è solo un caso perché il Genoa riprende a macinare gioco e schiaccia gli avversari arrivando sempre prima sul pallone e puntando sempre il portatore. Subito dopo il gol subito Leali evita un contropiede di Danjuma ma al 25’ al culmine di una bella azione offensiva Masini viene travolto da Yeremy. Rigore che Vitinha prima si fa respingere e poi ribadisce in gol. Al 40’ arriva anche la terza rete con un bel contropiede di Messias che apre per Gronbaek a destra, il danese, complice Kambwala che incespica, entra in area da solo e batte Diego Conde in uscita. Vittoria nei 45’ e vittoria anche ai rigori, per il punto aggiuntivo, con Leali che para su Parejo mentre i rossoblù, Martin, Gronbaek, Vitinha, Stanciu e Messias, segnano tutti.
La seconda sfida, giocata con la maglia away alla sua prima uscita, vede i rossoblù variare nell’undici iniziale con quattro cambi. Vieira inserisce Sabelli, De Winter, Carboni e Venturino contro un Oviedo più fresco e più avanti di preparazione. E rispetto alla gara precedente la differenza si nota. L’aggressività del Grifone scema con il passare dei minuti e anzi sono i padroni di casa, neopromossi dopo 24 anni, che alzano il ritmo cercando un gol che non arriva. Ma la prima occasione porta la firma di Martin che in area da sinistra cerca la botta a colpo sicuro ma Escandell alza in angolo. Al 15’ c’è l’esordio di Colombo, ma entrano anche Thorsby, Malinovskyi ed Ellertsson. La stanchezza si fa sentire, ma i rossoblù controllano sfiorando il gol con una bella azione di Venturino che mette in mezzo per Cuenca che riesce solo a sfiorare il pallone. Finale di marca asturiana con l’Oviedo che per due volte impegna Siegrist, senza togliere lo zero a zero. Ai rigori però questa volta i rossoblù sbagliano con Colombo dopo le reti di Malinovskyi, Ellertsson e Venturino e così vince l’Oviedo.