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Genoa-Inter 2-2: Messias al 95’ ferma Inzaghi a Marassi, unico stadio dove il tecnico non ha mai vinto da nerazzurro

Partita aperta dalla rete di Vogliacco, poi la doppietta di Thuram prima della rete che ha chiuso la partita: Sommer ha parato il rigore del brasiliano, ma non il tap-in

GENOVA – L’incantesimo continua. Con un 2-2 rocambolesco, raggiunto dal Genoa con un rigore di Messias sbagliato ma ribattuto in rete, l’Inter campione d’Italia si ferma sul pari a Marassi, dove nelle ultime quattro stagioni non ha mai vinto. Da quando Simone Inzaghi è sulla panchina nerazzurra, questo è il quinto pareggio genovese: due con la Samp e tre contro i rossoblù, che nonostante le cessioni e gli infortuni hanno saputo resistere. Protagonista in positivo è stato Thuram, autore di una doppietta. In negativo, Bisseck, attivo sulla trequarti avversaria ma disastroso nella propria area. Il difensore tedesco si è lasciato scappare Vogliacco sull’1-0 del Genoa e ha poi colpito il pallone con un braccio nel finale, causando il rigore.

«la cronaca della partita»

Vogliacco, primo gol e dedica

Nel primo tempo è successo quello che solitamente capita in un paio di partite intere, fra traverse, gol, salvataggi miracolosi e un rigore dato e poi (giustamente) revocato al Var. L’Inter è partita con buon ritmo, ma al dunque si è sempre spenta. Ne ha approfittato dopo 19 minuti il difensore genoano Vogliacco che, attorniato da colleghi interisti in letargo, ha segnato da un metro sugli sviluppi di una punizione. Il gol lo ha dedicato al suo allenatore Gilardino e alla moglie Virginia Mihajlovic, figlia di Sinisa. Ma chi davvero deve ringraziare è Sommer, che conferma di dare il peggio a Marassi: dopo la papera dello scorso campionato, si è prodotto in un’improbabile smanacciata a vuoto. La squadra di Inzaghi – infuriato nel chiedere ai suoi velocità – è arrivata per due volte vicina al pareggio, ma Badelj in versione salva-tutto si è sempre opposto.

Il pareggio di Thuram

Il disorientamento dell’Inter per la tranvata è durato appena un paio di minuti, poi hanno pensato Bastoni e Barella a dare la carica. Proprio dal destro magico del sardo è partito il cross che Thuram, con un movimento da pivot sotto canestro, ha trasformato in gol di testa. Ed è stato sempre Thuram a dare un’emozione forte ai 2.500 interisti in gabbia, nel settore ospiti: il francese ha provato a calciare in area, Baldelj lo ha anticipato e l’arbitro Feliciani ha frettolosamente fischiato rigore. Il Var ha ristabilito la giustizia di un tempo divertentissimo e tutto sommato equilibrato, con l’Inter più propositiva e padrona del gioco, a cui il Genoa ha però contrapposto un gioco solido, economico e verticale.

Inter in vantaggio

Dopo sette minuti della ripresa, Dimarco ha dato al pubblico interista l’illusione del raddoppio, ma l’arbitro ha annullato per fuorigioco di Darmian. Dopo il giro dei cambi, con Taremi in campo al posto di Çalhanoglu, Inzaghi ha schierato la squadra con un 3-4-3 ultra offensivo, con Barella e Frattesi mediani, Lautaro libero di svariare su tutto il fronte di attacco e due punte vere in area. Quando la macchina da gioco si è messa in moto, e Thuram ha appoggiato il pallone in porta dopo una grande giocata di Frattesi, la bandierina del guardalinee si è alzata. Ma il computer ha rilevato un piede di De Winter a tenere il francese in gioco. Trovato il raddoppio, Inzaghi ha tolto Lautaro e messo in campo Asllani, ripristinando il suo 3-5-2 base.

Il rigore di Messias

Quando la partita sembrava finita, con l’Inter di Inzaghi vincitrice a Marassi per la prima volta, Bisseck ha combinato un altro pasticcio, pagato caro dai nerazzurri: colpo al pallone col braccio in area, passaggio al Var, rigore per i padroni di casa. Sul dischetto è andato Messias, che ha calciato un brutto rigore. Sommer ha parato, ma il brasiliano ex Milan ha messo in porta sulla ribattuta. 2-2 quindi e primo pareggio per i campioni d’Italia, che proprio in difesa cercano rinforzi.

Difensore cercasi

Se i tifosi genoani si aspettano ancora un paio di colpi in entrata, dopo le cessioni dei totem Retegui e Gudmundsson, alla Pinetina la concentrazione è tutta sulla ricerca di un difensore che possa prendere il posto dell’infortunato Buchanan. “Ne abbiamo parlato con la dirigenza. Serve un elemento importante”, ha detto alla vigilia della partita Inzaghi. Fosse per lui, avrebbe portato a Milano l’ex torinista Rodriguez, ma dirigenti e proprietà sono orientati su un profilo più giovane. Una pista porta al 21enne argentino Tomás Palacios. Ma perché il gigante di General Pico possa partire è necessario trovare una quadra con il Telleres, proprietario del giocatore, e l’Independiente Rivadavia, che lo ha in prestito e ha in tasca un’opzione sul riscatto di metà del cartellino. L’Inter sarebbe pronta a mettere sul piatto qualcosa più di cinque milioni.

L’incitamento di Zhang

L’ormai ex presidente dell’Inter Steven Zhang, che ha perso il club per un debito non pagato, alla viglia della partita tramite i social network ha mandato un messaggio di incitamento a giocatori, allenatore e staff in vista dell’avvio del campionato. “Forza ragazzi, sempre con voi”, ha scritto il giovane imprenditore cinese, pubblicando una fotografia della vittoria dello scorso scudetto.

Il tabellino di Genoa-Inter

Genoa 2 (Vogliacco 20’ pt, Messias 50’ st rig)

Inter 2 (Thuram 28’ pt e 37’ st)

Genoa (3-5-2): Gollini – Vogliacco (15’ st Vasquez), Bani, De Winter – Zanoli (21’ st Sabelli), Malinovskyi (26’ st Thorsby), Badelj (41’ st Ekhator), Frendrup, Martin – Vitinha, Messias. All. Gilardino

Inter (3-5-2): Sommer – Bisseck, Acerbi, Bastoni – Darmian (21’ st Dumfries), Barella, Calhanoglu (30’ st Taremi), Mkhitaryan (21’ st Frattesi), Dimarco (30’ st Augusto)- Thuram, Lautaro (41’ st Asllani). All. Inzaghi

Arbitro: Feliciani.

Note: ammoniti Mkhitaryan, Inzaghi, Gilardino, Gollini e Asllani. Spettatori 32 mila.

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