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Giana Erminio, c’è Stückler per l’appuntamento con la storia

Danese con papà iraniano e mamma austriaca, di proprietà della Cremonese, con la squadra di Gongonzola giocherà la finale di Coppa Italia di C con il Rimini: “Per un ragazzo giovane come me saranno due partite speciali”

La scintilla è scoccata lo scorso 20 luglio, in un pomeriggio afoso, in occasione dell’amichevole Cremonese-Giana Erminio. Quel giorno David Gharabaghi Stückler, con una doppietta realizzata nel secondo tempo, ha illuminato la scena ed è scattato subito il colpo di fulmine. «Quella contro la Giana è stata la prima partita del ritiro estivo che ho disputato con la maglia della Cremonese. Ho segnato due bei gol di testa. Qualche settimana dopo quella partita mi ha chiamato il mio procuratore, Enzo Raiola (il cugino di Mino; ndr), sottoponendo alla mia attenzione l’offerta di trasferimento che gli era pervenuta per bocca di Cesare Albé, vicepresidente con delega all’area tecnica della squadra di Gorgonzola. Ho parlato del progetto tecnico prima con Cesare e poi con il mister Andrea Chiappella e sono subito stato conquistato dalle loro parole».

Papà iraniano, mamma austriaca, nazionalità danese

Classe 2004, danese di Herlev, piccolo Comune 12 km a nord-ovest di Copenaghen, di mamma austriaca e di papà iraniano, minore di tre figli, David ti conquista subito per i suoi modi gentili e per il suo “parlare onesto”: la sua loquela fa subito breccia cosi come in campo le sue giocate sono sempre finalizzate al tiro in porta. Si è innamorato da poco e vive la quotidianità con il trasporto che solo un amore allo stato nascente sa garantire. «In Danimarca giocavo in una società di serie C. Poi il mio procuratore mi ha proposto di venire una settimana in Italia per effettuare una serie di provini con il Bologna, il Genoa, lo Spezia, ma è stata la Cremonese a puntare subito forte su di me. Nel mio primo anno nella Primavera 2 ho realizzato 15 gol in campionato, senza mai essere titolare fisso. Nel secondo anno, invece, ho realizzato 30 gol, conquistando l’opportunità di iniziare il ritiro con la prima squadra la scorsa estate, prima che Pierangelo Manzi (segretario generale della Giana; ndr), venisse a prendermi in macchina per portarmi a Gorgonzola».

La nuova realtà a Gorgonzola

Lontano dagli affetti familiari e improvvisamente catapultato in una realtà del tutto nuova, senza più punti di riferimento, per David non è stato facile riannodare i lacci della vita quotidiana. «A Cremona ero coccolato in tutto e per tutto. C’era chi lavava i panni e cucinava per me. Qui, invece, a Gorgonzola, devo andare a fare la spesa. Ma in mio soccorso c’è Patrizia Goi, il mio angelo custode. È stato Manzi a presentarmela. Patrizia mi lava i panni, me li stira, mi supporta in tutto e per tutto. Quando la mia famiglia è venuta a trovarmi per la prima volta siamo andati a trovarla a casa. Mia mamma è molto riconoscente nei suoi confronti. (Patrizia è volontaria in seno alla società. Nei giorni delle partite casalinghe la vedi sfrecciare con la sua bicicletta e il suo sorriso gentile su e giù per lo stadio, espressione concreta del concetto di comunità e senso di appartenenza; ndr)».

Undici reti tra campionato e coppa

David è entrato in punta di piedi anche nello spogliatoio della Giana, ma a suon di prestazioni ha messo tutti d’accordo, guadagnandosi presto un posto da titolare. Oggi conta 11 reti in campionato e una in Coppa ed è sempre uno spauracchio per le difese avversarie, capace di abbinare doti tecniche ed atletiche. «Quando sono arrivato alla Giana ero una classica prima punta. Non mi muovevo tanto in campo. Poi mister Chiappella mi ha dato alcuni preziosi suggerimenti ed adesso mi trovo bene anche come seconda punta, sfruttando gli spazi aperti da una punta con più fisico. L’importante comunque è giocare».

Il rapporto con la religione

Dopo ogni gol David si inchina in campo e rende sempre grazie a Dio. Un gesto sentito, mai formale. «Nella stagione 2022-2023, nel mio primo anno a Cremona, ho iniziato a leggere la Bibbia. In quell’anno a Cremona mi sentivo solo, non conoscevo ancora nessuno e dovevo ancora imparare la lingua. Il rapporto con Dio si è consolidato in quel momento e mi ha dato forza. Ora gioco a calcio e cerco di glorificarlo in ogni cosa che faccio».

La Giana punta su Stückler per la storia

Sulle spalle di Stückler sono riposte molte delle speranze della Giana Erminio di conquistare, nella doppia finale contro il Rimini, la prima storica Coppa Italia di serie C (la partita di andata è in programma a Gorgonzola martedì 25 marzo; quella di ritorno a Rimini l’8 aprile, sempre alle ore 20.30. Le due partite saranno trasmesse in diretta su RaiSport e Sky Sport). «Anche per un ragazzo giovane come me saranno due partite speciali. È un traguardo storico per la società e so che ci saranno tantissimi tifosi a supportarci. Il gruppo vuole dare seguito anche in coppa al buon momento in campionato».

Un gran momento anche in campionato

Un campionato che per la Giana ha subito un improvviso cambio di passo all’inizio del 2025 grazie a cinque vittorie consecutive, che hanno permesso alla squadra di allontanare la parte bassa della classifica per immergersi nelle acque più calde dei Playoff. «Grazie al mister il gruppo è sempre rimasto sereno e compatto anche nelle avversità. Poi dal 2025 le sessioni video, in cui studiamo le caratteristiche degli avversari e i nostri movimenti in campo, sono aumentate. Ora guardiamo video prima di ogni allenamento, mentre lo scorso anno i momenti tv erano solo un paio a settimana. Questo ci ha aiutato molto a migliorare il nostro rendimento ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti».

A fine stagione finisce il prestito dalla Cremonese

Per David il futuro tra i grandi è più di una ipotesi. A fine giugno, intanto, finirà il prestito secco con cui è passato in estate dalla Cremonese alla Giana. «Non so ancora cosa sarà di me il prossimo anno. È una decisione che dipende dalla società che detiene il mio cartellino. Io a Gorgonzola mi trovo benissimo». Per la dirigenza della Giana sarà difficile trattenerlo, ma di sicuro il profumo del bucato dei panni stesi lo accompagnerà per sempre.

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