Si spegne la tivù della memoria, l’immagine balla e fa le righe come quando eravamo piccoli, e dentro il video c’era 90° Minuto con i suoi giornalisti leggendari. Uno di loro, uno degli ultimi che restavano, Gianni Vasino, se n’è andato a 88 anni. Di quel manipolo di corrispondenti e inviati indimenticabili, lui era il cronista di Inter, Milan e Atalanta, dunque aveva un ruolo di punta.
La voce lieve, il garbo nel porgere le notizie
Vasino aveva una voce lieve e porgeva le notizie con estremo garbo. In molti ne ricorderanno la competenza, la gentilezza e la misura. Novantesimo poi diventò un palio delle contrade e dei campanili: Bubba, Giannini, Necco, Castellotti, Barletti e l’immaginifico Tonino Carino da Ascoli. Il loro domatore era Paolo Valenti, giornalista eccelso non soltanto nello sport, per anni in coppia con Maurizio Barendson, altro campione.
L’enorme popolarità dei giornalisti di 90° minuto
La popolarità era enorme: Luigi Necco, a Napoli e Avellino, conduceva i collegamenti accerchiato dai tifosi che salutavano con la mano, lo stesso suo gesto alla fine dei servizi, sul modello di Ruggero Orlando da “Nuova York”. Ma Gianni Vasino era di un’altra stirpe, quasi aristocratico nel raccontare le partite, quelle stesse da San Siro che alla Domenica Sportiva, qualche ora più tardi, Beppe Viola avrebbe reso monologhi da cabaret. Per tutti loro, il ricordo è una carezza al tempo che fu.