MILANO — Quando dodici giorni fa è sbarcato a Linate sapeva già che sarebbe dovuto tornare prestissimo in Olanda. Nello stadio dove è cresciuto, per giocare contro la squadra in cui è diventato grande. E che, grazie ai suoi gol, si è qualificata ai play-off di Champions League. Chissà cosa proverà questa sera Santiago Gimenez quando entrerà al De Kuip: rivedrà tanti volti conosciuti, le sensazioni dolci di quando torni dove sei stato bene. Il Feyenoord lo ha pescato nell’estate del 2022 dai messicani del Cruz Azul, Santi aveva da poco compiuto 21 anni. Ne sono passati due e mezzo da quel momento: intanto ha vinto un campionato, una coppa e una Supercoppa olandese, segnando in tutto 65 gol.
La nuova vita di Gimenez al Milan
A Rotterdam Gimenez ha ancora affetti e la casa, vicino al ponte Erasmusbrug e al Cruise Terminal, da dove partono le navi per gli Stati Uniti. La moglie Fernanda sta scegliendo la nuova sistemazione a Milano insieme a mamma Bernarda, poi verrà ultimato il trasloco. Al play-off d’andata di Champions, con tanti amici in tribuna, ci arriva però da attaccante del Milan, fresco di primo gol rossonero (in Europa in stagione ne ha già segnati 5): «Sarà una partita speciale per tutti, non solo per lui», ha detto un Conceiçao particolarmente abbottonato. Sull’uomo del giorno, ha avuto però parole dolci: «Santi lo seguivo da alcuni anni, lo conosco bene. Ha tanta strada da fare, ma è già un giocatore di altissimo livello».
I Fab Four del Milan in campo insieme
Oggi giocherà titolare, e con lui ci saranno gli altri tre tenori rossoneri, Joao Felix, Leao e Pulisic. Insieme dall’inizio, per la prima volta. Una scelta quasi forzata, in quanto tra squalifiche (Musah) e giocatori non inseriti in lista Uefa (Jimenez, Jovic), il tecnico ha gli uomini contati: «Ne ho solo 17 di movimento, compresi Camarda e Bartesaghi» I Fab Four uno accanto all’altro, come nel secondo tempo di Empoli. L’equilibrio è fragile, ma «non è che se hai in campo tanti giocatori offensivi fai più gol e se hai tanti difensori ne subisci pochi. Si gioca sempre in 11», la sintesi di Conceiçao. L’alternativa è schierare Terracciano a centrocampo con Fofana, passando dal 4-2-fantasia al vecchio 4-2-3-1, e sacrificando uno tra Joao e Leao. Il Diavolo è in un buon momento, ma non può rischiare di bruciarsi, considerando che c’è il secondo tempo da giocare a San Siro.
Feyenoord con il nuovo allenatore
Il Feyenoord ha appena esonerato l’allenatore Priske, sostituito dal tecnico delle giovanili Bosschaart. Al De Kuip ha battuto 3-0 il Bayern, ma ha anche perso 4-0 con il Leverkusen e 3-1 col Salisburgo. In campionato è 5°, e ha ovviamente perso il suo finalizzatore, sostituito dal 24enne argentino Carranza. «Qui sono venuto 3 anni fa col Porto, è un ambiente tosto — ha aggiunto Conceiçao — ma la storia di questa partita dipende da noi».
