Gol di Theo Hernandez o autogol? Il vantaggio del Milan a San Siro contro il Venezia non è un caso arbitrale: meraviglioso il tacco di Leao che lancia il terzino francese in posizione regolarissima. Ma potrebbe comunque aprire discussioni.
Gol di Theo o autogol?
La questione riguarda la paternità del gol. Perché quando Theo Hernandez entra in area e calcia, il tiro che ne esce non è irresistibile. Il portiere del Venezia, Jesse Joronen, potrebbe controllarlo abbastanza agevolmente, ma la palla gli resta tra le gambe e lui, col tacco, la spedisce in porta.
Il regolamento sugli autogol
Succede tutto in un istante. Joronen tocca la palla almeno due volte e la seconda è certamente molto goffa, come il suo tentativo di pararla. Ma il gol, nonostante tutto, è di Thoe Hernandez. Il regolamento infatti è chiaro: è autogol quando un giocatore inavvertitamente calcia la palla direttamente nella propria porta (retropassaggi sbagliati, un rinvio errato, un voluto tentativo di spazzare/allontanare il pallone) o se un giocatore devia nella propria porta un tiro, un cross o un passaggio di un avversario non indirizzato nello specchio della porta.
Il gol è di Hernandez: ecco perché
Nel caso di Theo invece il tiro è nella porta e quella del portiere è un tentativo di parata, che non rientra nella casistica. Infatti Non sono considerati autogol i tiri nello specchio della porta che vengono deviati da un difensore in maniera fortuita o istintiva, né i tentativi di spazzare o allontanare il pallone a portiere palesemente battuto. Discorso diverso se la palla avesse preso il palo: in quel caso, se la palla viene respinta dal legno e poi deviata in porta da un difensore – fosse anche il portiere – si tratta di autogol).