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Gosens salva la Fiorentina al 96’. Con il Monza un’altra rimonta (2-2) ma senza gioia. Palladino: “Ci vuole pazienza”

Doppio svantaggio, poi la rete di Kean e il colpo di testa del tedesco nel recupero

Cinque partite, cinque pareggi e un gioco che ancora non c’è. I fischi che piovono su nel primo tempo, poi il boato a scacciare via l’incubo di una sconfitta che sarebbe stata davvero pesante. Lo stadio che rimane un cantiere mentre la squadra di Raffaele Palladino pare bloccata. Impaurita, inchiodata a un sistema di gioco che non viene digerito e che manda in tilt più volte la fase difensiva. Primo tempo sulla scia di quanto visto finora in stagione: tanti passaggi, zero tiri in porta fino al 40’ e difesa che traballa a ogni avanzata avversaria. Parma, Venezia, le due sfide con la Puskas Akademia: erano arrivati quattro pareggi, con quello in Ungheria risolto ai calci di rigore. Nella quinta sfida, la prima di settembre, ne arriva un altro col Monza (2-2). E pensare che il calendario, a un primo sguardo, pareva agevole per i viola alle prese con uno stravolgimento tattico, tecnico, di nuovi elementi in rosa. Gudmundsson ancora in tribuna, gli altri in campo a fasi alternate. Chi appena arrivato e subito schierato, chi ancora fuori dal gioco, chi pieno di incognite. Una difesa che così messa non può funzionare. E Kean che pare predicare nel deserto: due grandi occasioni, una rete realizzata, sempre pericoloso. Palladino si agita, poi si mette a sedere, poi si rialza incredulo. Il mercato è stato intenso, ha fornito tante nuove pedine e alcune alternative interessanti. Ma la difesa, no. Tra cambi di modulo e giocatori che fin qui non sembrano all’altezza. Pongracic e Quarta in panchina, più che un segnale, fanno riflettere. Al 96’ il pari di Gosens, che rianima i viola grazie a un colpo di testa perfetto da angolo. Adesso la sosta, poi la sfida sul campo dell’Atalanta. Gli esami sono già finiti e i primi voti arrivati sono insufficienti.

Un primo tempo che illude. L’avvio interessante, con fraseggio rapido e ricerca della profondità. Poi però due tiri in porta del Monza e due reti, un po’ goffe per come sono arrivate. Pereira che se ne va sulla destra, crossa a rientrare e trova l’inserimento di Djuric che anticipa Biraghi e beffa Terracciano. Poi il raddoppio con Maldini, che dal limite dell’area ha il tempo di prendere la mira e piazzare alla destra del portiere viola che si tuffa in ritardo. «Dobbiamo avere un po’ di pazienza per trovare la giusta identità perché sono arrivati undici calciatori nuovi di cui cinque nelle ultime ventiquattro ore – aveva detto Palladino prima del fischio d’inizio – Tutto dipende da me per mettere insieme le idee giuste e trovare identità il prima possibile». Il tecnico aveva scelto sia Cataldi che Gosens, arrivati venerdì a Firenze nell’ultimo giorno di mercato, nella formazione titolare. Terracciano tra i pali, Comuzzo e Biraghi nei tre con Ranieri centrale in difesa. Alle spalle di Kean la coppia formata da Colpani e Beltran. «In questo momento non serve la condizione ma servono spirito ed entusiasmo», aveva aggiunto Palladino spiegando le motivazioni dei nuovi acquisti subito inseriti. In realtà, ancora una volta, è la fase difensiva da incubo. Intorno al minuto 40 il possesso palla dice che la Fiorentina tocca il 73% ma i tiri in porta sono zero e il gol presi sono due.

Ci pensa Kean a svegliare la squadra: chiama Marì al salvataggio sulla linea, poi da angolo insacca su sponda di Ranieri. La prima rete in campionato per l’ex Juventus con la maglia viola: l’ultima risaliva a 17 mesi fa (aprile 2023). La terza considerando il playoff di Conference League. Un lampo quasi nel nulla, che dà una speranza a Palladino e ai suoi. Nella ripresa in campo anche Bove, in coppia con Cataldi per un centrocampo inedito frutto dei nuovi acquisti. Una convivenza che dura soltanto alcuni minuti, prima che Palladino richiami il classe 1994 per inserire l’altro nuovo arrivato Adlì. Fuori anche uno spento Beltran (mai nel vivo) per Kouame e Colpani (altra prova sotto tono) per Ikoné. All’ultimo tuffo Adlì inventa da angolo, Gosens di testa la piazza.

Alla fine, le parole di Palladino: “Siamo stati poi bravi a riaprirla, poi nel secondo tempo abbiamo avuto il comando della gara e peccato che abbiamo pareggiato solo alla fine. Ma mi è piaciuto l’atteggiamento, anche di chi era arrivato solo da pochi giorni”. Poi aggiunge: “Sono contento del mercato, la pausa arriva nel momento giusto. Sono arrivati undici giocatori nuovi e c’è bisogno di inserirli e metterli in condizione di giocare. Ci vuole un po’ di pazienza, da martedì inizieremo a lavorare su tutto e inizierà il percorso di crescita. Penso che dalla prossima gara vedremo una Fiorentina in grado di comandare il gioco e regalare soddisfazione ai tifosi”.

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