ISERLOHN — “Siamo dispiaciuti per non aver potuto riconsegnare a tifosi gioia che meritano. Dispiaciuti per il risultato soggetto a tante variabili. Quello che purtroppo rimane è la delusione per non aver potuto dimostrare tutto quello che è stato fatto”. Ad aprire la conferenza stampa del giorno successivo all’eliminazione dell’Italia dall’Europeo è il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. “C’è la delusione nell’incapacità di reagire a limiti oggettivi con una reazione diversa, delusione su cui dobbiamo riflettere. Ieri la riflessione l’abbiamo fatta tutti insieme dividendo le nostre responsabilità, siamo tutti responsabili”.
Gravina: “Nessuno può pretendere le mie dimissioni”
Gravina rifiuta l’idea delle dimissioni e rinvia tutto alle elezioni federali del 2025: “Vi preannuncio in modo molto sereno, non esiste nell’ambito di una governance federale qualcuno che possa pretendere dall’esterno le nostre dimissioni. Questo vale sia per le politica che per altro. Per quanto mi riguarda la scadenza è il 2025, quando ci saranno le elezioni. La governance, per un principio di democrazia, può essere cambiata solo nel confronto democratico. Il progetto va avanti, non avrebbe senso interromperlo, è iniziato solo otto mesi fa. Non ho pensato se ricandidarmi, ancora è prematuro”.
Gravina: “Perdere il terzo Mondiale di fila sarebbe un disastro”
Il numero uno della Figc blinda Spalletti: “Resta, impensabile abbandonare ora un progetto triennale. Non si può pensare di abbandonare un progetto dopo otto mesi di attività. C’è da cambiare qualcosa, da rivedere qualcosa in termini di approccio. Ci saranno riflessioni profonde, ieri sera abbiamo iniziato a confrontarci con Spalletti. Dobbiamo crescere tutti perché sarebbe un disastro inimmaginabile non partecipare al Mondiale per la terza volta consecutiva: vorrebbe dire che ancora una volta non siamo stati in grado di trovare la soluzione nell’immediato”.
Gravina: “Allenatori di Serie A nel Club Italia”
Parlando di riforme del calcio, il numero uno della Figc ha voluto spiegare cosa accadrà a breve: “Il Club Italia verrà supportato da una commissione tecnica consultiva di direttori tecnici top di Serie A. Li abbiamo già individuati”. Saranno quattro dirigenti: Marotta dell’Inter, Giuntoli della Juventus, Sartori del Bologna e Marino, ex Udinese e Napoli”. Sulle Under azzurre vincenti, dei talenti che poi però non si confermano: “Il meccanismo si inceppa nella mancanza di valorizzazione dei giovani, che hanno zero presenze con i club. Abbiamo valorizzato le seconde squadre, ma alcune squadre Primavera hanno il 100% di stranieri. In tutta Europa si cerca di ridurre l’età, mentre la nostra Primavera ha aumentato di un anno il limite d’età. Purtroppo la ricerca continua del risultato sportivo a tutti i costi e in breve tempo non ti si concilia con la valorizzazione di questi ragazzi. Avete visto l’Under 17 come ha vinto l’Europeo contro il Portogallo? Abbiamo ragazzi straordinari che a volte non giocano nemmeno in Primavera. Ma perché la federazione non può incidere su questo?. Ci sono leggi nazionali e internazionali che impediscono alcune scelte legate all’utilizzo dei giovani. È un fatto culturale: il 67% dei calciatori sono stranieri in Serie A, noi abbiamo 32-33% di selezionabili. Noi stiamo resistendo strenuamente alla possibilità di tesserare extracomunitari. Coltivare i vivai non è un costo, ma è un investimento: dobbiamo essere tutti d’accordo su un progetto di valorizzazione dei giovani, altrimenti non si può imporre nulla”.
Spalletti: “Ho sbagliato qualcosa, ringiovanirò la squadra”
Il ct Luciano Spalletti rilancia il suo progetto azzurro: “Ho puntato sui giovani in questi mesi e dato che resterò qui, lo farò ancora meglio in futuro. Il miglior Spalletti possibile? La risposta è no, non l’abbiamo visto. Ci sono molte cose ancora da vedere, il mio impegno sarà ancora totale. Sono entrato dentro quando c’era subito un’urgenza di risultati e siamo stati bravi fino a un certo punto, non siamo riusciti a crescere dentro questo percorso fatto e ieri si è fatto un passo indietro che non si può accettare e si riparte da lì. Penso di sapere cosa fare. Rimorsi o rimpianti? Sono quello che ha più responsabilità, ma è un giochino che non faccio, indietro non si può tornare. Ho sbagliato qualcosa, ho tentato di ringiovanire la squadra e lo farò ancora di più in futuro”.
Spalletti: “Difficile trovare altri Bonucci e Chiellini”
Parlando dei calciatori convocati, Spalletti ha spiegato che “è difficile trovare calciatori come Chiellini e Bonucci. Ma qui all’Europeo si è visto che dando la possibilità a calciatori come Calafiori si può trovare anche la qualità. Dobbiamo credere che ci siano potenzialità che passano attraverso il gioco”. E il carattere. “Parlerò con i giocatori del peso della maglia azzurra. Prima di andare via verso lo stadio ho chiesto chi se la sentiva di battere i rigori e alcune mani sono rimaste giù”.