PALERMO – Ha iniziato la giornata rendendo omaggio ai simboli di Palermo. Pep Guardiola, insieme allo staff del Manchester City, è salito al santuario di Santa Rosalia su Monte Pellegrino e ha indossato una T-shirt con l’immagine di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. «Mi ha sorpreso — dice Manfredi Borsellino, vicequestore e figlio del magistrato assassinato dalla mafia — è un messaggio forte e il calcio è un veicolo per trasmettere valori». La sera, invece, insieme alla sua squadra, Pep è stato protagonista dell’amichevole vinta 3-0 contro il Palermo di Pippo Inzaghi (gol di Haaland e doppietta dell’ex Milan Reijnders). Una festa con 35 mila invitati che segna l’inizio delle celebrazioni per i 125 anni del Palermo e che soprattutto è servita a rinsaldare il rapporto che da sempre il calcio in città ha con l’Inghilterra. Furono, infatti, i marinai inglesi che attraccavano nel porto a giocare le prime partite nello spiazzo davanti quello che oggi è il carcere dell’Ucciardone e, 125 anni dopo, sono ancora gli inglesi a tenere le fila della storia di questo sport a Palermo. Il Manchester di Guardiola è il fratello maggiore del Palermo in quella galassia che è il City Football Group che fa capo allo sceicco emiratino Mansur e che comprende dodici club che vanno dagli Usa all’India, dal Brasile all’Uruguay, dall’Australia al Giappone.
Una festa “in famiglia”
Una festa in famiglia quindi, con tanto di auguri per Inzaghi che ieri compiva 52 anni. «Pippo era una grande attaccante — dice Guardiola — un furbetto dell’area di rigore che sapeva prima degli altri dove stava arrivando il pallone. Mi auguro che il Palermo possa fare una stagione speciale e arrivare fino alla fine per centrare il suo sogno e l’anno prossimo giocare in serie A». Già, serie A. Una parola che da queste parti sembra ormai un mantra. Un traguardo che il Palermo insegue da quando la società è ripartita dalla D dopo il fallimento del club targato Zamparini e che è diventato l’obiettivo numero uno da quando nel luglio del 2022 il City Football Group ha acquistato la squadra dall’imprenditore palermitano Dario Mirri.
“De Bruyne al Napoli fa effetto”
La A, invece, è stata solo sfiorata dalle parole di Guardiola quando ha parlato di un suo grande ex. «Fa un certo effetto vedere De Bruyne con la maglia del Napoli — il commento del tecnico — ma gli auguro il meglio anche in Italia soprattutto con Conte che reputo uno degli allenatori più bravi di tutti i tempi». Quella di Palermo è stata l’unica amichevole pre campionato giocata dal City. Da domani si fa sul serio. Il Manchester vuole tornare protagonista nella Premier che lo vedrà esordire il 16 agosto a Wolverhampton «Abbiamo fatto dieci anni meravigliosi — dice Guardiola — ed è la ragione per cui ancora lavoriamo tutti qui, altrimenti sarebbero cambiati allenatore e giocatori».