E’ attesa per domani, 10 ottobre, la sentenza del tribunale distrettuale di Reykjavik nel procedimento contro Albert Gudmundsson, accusato di “cattiva condotta sessuale”. Il caso era stato archiviato e poi riaperto dopo il ricorso della donna che nell’estate del 2023 l’aveva denunciato per molestie sessuali. A seguito della denuncia era arrivata anche l’esclusione dalla Nazionale, dettata dal codice etico della federazione islandese che esclude dal gruppo (sia dagli allenamenti che dalle partite) un giocatore sotto indagine.
Le accuse della donna
Secondo l’accusa, Gudmundsson avrebbe usato «coercizione» nei confronti della donna che adesso, tramite i suoi legali, chiede che venga condannato alla pena e che paghi tutte le spese del tribunale. Viene inoltre chiesto a nome della donna che il calciatore paghi tre milioni di corone islandesi (circa 20 mila euro) per i danni arrecati. La donna si appella all’articolo 194 del codice penale generale islandese in materia di reati sessuali, che recita: «Chiunque abbia rapporti sessuali con una persona senza il suo consenso è colpevole di stupro ed è punito con la reclusione da un minimo di 12 mesi a un massimo di 16 anni».
L’eventuale appello entro l’8 novembre
ll verdetto è atteso nella giornata di giovedì 10 ottobre e poi entrambe le parti avranno tempo fino all’8 novembre per l’eventuale appello. In questo caso la sentenza definitiva slitterebbe alla prossima estate, così come tutte le considerazioni della Fiorentina sul riscatto del suo cartellino sul quale pendono alcune clausole.