Uno dei giocatori rivelazione della scorsa serie A, una delle ultime seconde punte capaci di dribblare, creare superiorità numerica e soprattutto segnare come un numero nove. Albert Gudmundsson è il grande nome del calciomercato della Fiorentina, l’uomo voluto da Pradé come erede di Nico Gonzalez e in grado di chiudere un tridente tutto nuovo di acquisti estivi con Kean e Colpani. Classe 1997, l’islandese, fisico brevilineo ma ben piazzato, difficile da spostare nei duelli uno contro uno, Gud è reduce da una stagione al Genoa clamorosa chiusa con 16 gol e 5 assist in 37 partite. Arrivato in Italia nel gennaio 2022 per soli 1,2 milioni di euro dall’Az Alkmaar – con cui aveva giocato anche i gironi di Conference League – come uno dei primi colpi della gestione 777 partners che aveva acquistato il Genoa da Preziosi, Gudmundsson ci ha messo un po’ per affermarsi: nei primi sei mesi un solo gol, contro la Juventus, inutile per evitare una retrocessione in Serie B che aveva fatto tanto rumore in Liguria. Il feeling con l’allenatore di allora Blessin non era scattato del tutto e anche in cadetteria l’avvio non era stato dei più promettenti: 3 gol in Coppa Italia e uno solo in campionato avevano acceso più di un campanello, poi la svolta con l’arrivo di Gilardino in panchina a dicembre del 2022: 10 gol nei mesi successivi, una posizione più vicina alla porta accanto a un’altra punta – prima Coda e poi Retegui – e l’esplosione.
In un anno e mezzo l’islandese ha contribuito a portare il Genoa dalla metà classifica della Serie B alla salvezza tranquilla in Serie A e ha visto aumentare il proprio valore di mercato a 25 milioni, gli stessi che aveva messo sul piatto la Fiorentina a gennaio per prenderlo, senza riuscirci e con cui ha rilanciato in queste ore. Fin qui il campo: dell’extracampo di Gudmundsson, sposato con due figli, si conosce la passione per il basket, due nonni a sua volta calciatori, ma soprattutto le vicende giudiziarie. Nel 2023 Albert è stato denunciato da una donna per molestie sessuali, venendo escluso dalla nazionale islandese. Il processo dapprima archiviato è stato riaperto dopo il ricorso della donna, accolto, e in autunno, probabilmente a novembre, Gudmundsson sarà giudicato in appello. Se ritenuto colpevole scatteranno le sanzioni previste dalla legge islandese, la quale prevede che «chiunque ha rapporti o altri rapporti sessuali con una persona senza il suo consenso è colpevole di stupro ed è punito con la reclusione da un minimo di un anno a un massimo di 16 anni». La Fiorentina, esaminate le carte, si dichiara tranquilla ma già dalla formula dell’operazione, prestito oneroso con obbligo di riscatto, prova a cautelarsi. In ogni caso la società può comunque sfruttare gli articoli 11.5 e 11.6 del contratto collettivo Figc–Lnpa-Aic che prevedono che in caso di operazioni in prestito, sia con obbligo che con diritto di riscatto, di poter provvedere alla risoluzione del contratto in caso di «condanna del calciatore a pena detentiva per reati non colposi, comminata in Italia o all’estero, passata in giudicato, cioè definitiva».