Inizia un altro anno di Serie A dopo la salvezza ottenuta contro lo Spezia. Ha guardato lo spareggio?
«Sì, ho guardato la partita a casa con la mia famiglia. L’Hellas è arrivato bene alla gara decisiva e meritatamente si è salvato. Io ci credevo, poi da quando è arrivato Sogliano si sono sistemate un po’ di cose e la squadra ha cominciato a crederci. Credo sia un risultato giusto dopo un lavoro fatto bene».
In una recente intervista aveva detto che sarebbe tornato a Verona a piedi. Sogliano ci ha fatto un pensierino per il dopo Zaffaroni-Bocchetti?
«No (ride ndr), la società ha fatto la scelta giusta con Baroni. Chiaro che per me l’Hellas rimane e resterà sempre un momento importante della mia vita. Ho dato tanto e ho ricevuto tantissimo ma sono quelle cose che si dicono perché ho dentro dei sentimenti forti per la piazza. Ora sono contento che Sogliano sia tornato con un contratto di tre anni e quindi con una programmazione».
Al momento il direttore ha portato Saponara e Mboula, dobbiamo aspettarci tanti colpi in entrata da qui alla fine del mercato?
«Sai, il calciomercato è molto lungo. Prendere tutti subito non è una cosa buona per nessuno, potrebbero uscire altri profili di mercato interessanti. Anche le altre squadre fanno così, prima serve valutare tutti i dettagli e credo sia giusto così».
Si aspettava l’addio di Marco Zaffaroni e Salvatore Bocchetti?
«Sono cose che fanno parte del calcio. Bocchetti è giovane e potrà fare bene in altre piazze e anche Zaffaroni troverà un’altra collocazione. La gestione di due allenatori è stata un po’ strano vista da fuori però credo che sia servita sia all’Hellas che a loro».
E un pensiero su Marco Baroni?
«A Lecce non ha fatto bene… Benissimo!. Ha i requisiti giusti ed è già stato a Verona. Parte con delle conoscenze superiori. Il Lecce sulla carta era una di quelle squadre che potevano rischiare di retrocedere e invece è riuscito a mantenere la categoria. Sensazioni? Ancora prima di giocare è difficile fare previsioni, il cuore dice che l’Hellas si salverà contro tutto e tutti».
Perché la scelta di tornare al Cluj?
«Ho avuto qualche offerta dall’Italia ma penso di aver fatto bene a scegliere il Cluj anche se sono lontano da casa. Si tratta di un club importante anche dal punto di vista internazionale. Un calcio così mi mancava e l’obiettivo è vincere il campionato in Romania».