NAPOLI – Tre rinforzi estivi hanno messo le loro firme a Firenze sulla terza vittoria consecutiva del Napoli in campionato: Kevin De Bruyne, Rasmus Hojlund e Sam Beukema, gli ultimi due al debutto ufficiale con la maglia azzurra. “Il primo giorno del mio nuovo lavoro non mi ha deluso”, ha scherzato attraverso i social il giovane bomber danese, che si è fatto bastare un paio di allenamenti al centro sportivo di Castel Volturno per meritarsi una maglia da titolare, conquistando in un batter d’occhio la fiducia di Antonio Conte e dei compagni.
L’impatto di Hojlund
Il vuoto lasciato con il suo infortunio da Romelu Lukaku è difficile da colmare e per questo c’era molta attesa per la prestazione dell’ex centravanti del Manchester United, che è stato acquistato negli ultimi giorni di mercato con un investimento da circa 50 milioni (prestito oneroso e obbligo di riscatto). La risposta del giocatore nato a Copenhagen, classe 2003, non poteva essere migliore e adesso l’emergenza in attacco è una minaccia più gestibile per i campioni d’Italia, ripartiti a razzo dopo la festa tricolore di maggio col bilancio invidiabile in campionato di 9 punti in 270′, 6 gol segnati e appena uno subito.
Organico più completo dopo il mercato
Sembra già tutta un’altra storia rispetto al post scudetto del 2023, che il Napoli non fu assolutamente capace di gestire dopo l’addio di Spalletti e pagò con una sbornia colossale: 3 cambi in panchina e la mortificazione della colonna destra della classifica. Stavolta invece Aurelio De Laurentiis è riuscito a salvaguardare la continuità tecnica e gli effetti positivi sono evidenti, perché grazie alla guida sicura di Conte gli azzurri non si stanno accontentando di confermarsi e danno invece l’idea di poter crescere ancora.
I principali protagonisti del trionfo della scorsa stagione sono infatti rimasti più o meno tutti (unica eccezione Giacomo Raspadori) e stanno facilitando con la loro esperienza l’inserimento dei nuovi acquisti, che a loro volta hanno capito di dover bruciare le tappe per meritarsi un posto tra i titolari. Ora l’organico e di gran lunga più completo ed è proprio la forte concorrenza interna l’arma in più dei campioni d’Italia, che in tutti i reparti possono contare su alternative valide.
I volti nuovi decisivi a Firenze
Sulle prime due vittorie con Sassuolo e Cagliari avevano messo le loro firme i due leader della vecchia guardia: Scott McTominay e Frank Anguissa. A Firenze sono stati invece i rinforzi estivi a fare la differenza ed è un’altra ottima notizia per il Napoli, atteso già giovedì sera in Inghilterra dalla trasferta di Champions League sul campo del Manchester City. Le rotazioni sono indispensabili e non ha fatto danni nemmeno l’alternanza tra i portieri, con Vanja Milinkovic-Savic che si è fatto trovare pronto dopo il forfait per un leggero infortunio muscolare di Alex Meret. Tutti i nuovi arrivati stanno iniziando a dare il loro contributo, che sarà fondamentale per gli azzurri per essere competitivi su più fronti: in Italia e in Europa. È questa l’intrigante sfida che attende il Conte bis, cominciato nel migliore dei modi con un tris di vittorie.
Conte non si accontenta
Ma di cullarsi sugli allori non se ne parla proprio e al tecnico non è andato giù il calo di tensione del suo Napoli nel finale della sfida allo stadio Franchi. “È così, l’ultima parte della partita contro la Fiorentina non mi è piaciuta e l’ho detto subito ai ragazzi. Per loro sono come un papà o un fratello maggiore, dobbiamo lavorare insieme per correggere questi errori”, ha infatti sottolineato Conte. La seduta domenicale a Castel Volturno era però già prevista e ovviamente non è stato un allenamento “punitivo”. Alle porte c’è l’affascinante trasferta inglese all’Etihad Stadium di Manchester e tra i campioni d’Italia cresce la voglia di fare la voce grossa pure contro il City di Pep Guardiola e Haaland, con 2700 tifosi al seguito.
Ora l’esame Champions con il City
Ancora assente per infortunio Amir Rrahmani e in forte dubbio Meret, per un affaticamento muscolare. Grazie ai 9 rinforzi estivi l’emergenza però non fa più paura, nemmeno in Champions. Vigilia speciale per De Bruyne, pronto a tornare da ex nello stadio in cui è stato per nove stagioni capitano e mattatore. Sarà invece un “derby” personale per i due azzurri che hanno giocato con lo United: McTominay e Hojlund. Vecchia guardia e nuovi arrivati: sta nascendo una squadra con più certezze che limiti.