MILANO – A Cristian Chivu piacciono entrambi. Çalhanoglu perché è l’unico vero regista in rosa e gli consente di riproporre il 3-5-2 di Inzaghi. Frattesi perché non è solo il vice-Barella nei suoi piani, ma può ricoprire più ruoli, al pari del nuovo arrivato Sucic. Il primo risultato del vertice milanese tra allenatore e dirigenti interisti è proprio questo: la volontà di tenersi buono il numero 20 turco e rassicurare il 16 ex Sassuolo. Anche perché gli incastri di mercato, almeno per ora, vanno nella direzione di una probabile permanenza di entrambi. Tanto vale, allora, cercare di andare d’accordo piuttosto che fare i separati in casa.
Lo scenario di mercato
Sia Çalhanoglu sia Frattesi sono stati rimpatriati anzitempo dagli Stati Uniti all’Italia, lasciando il Mondiale per club, «per curarsi, e per far tacere voci che non facevano bene né a loro, né al gruppo», come ha spiegato Chivu. Nessuno aveva messo in dubbio che gli infortuni fossero reali. Ma nell’ultimo giorno e mezzo è successo qualcosa in più. Frattesi ha fatto trapelare la decisione di operarsi per l’ernia inguinale che lo tormenta. Çalhanoglu su Instagram ha pubblicato immagini di lavoro in palestra per rimettere in sesto un polpaccio dolorante. È probabile che entrambi, al pari degli altri giocatori in recupero, raggiungeranno Chivu alla Pinetina qualche giorno prima dell’inizio del ritiro del 26 luglio. Sempre che, a quella data, non siano già stati venduti.
Per Frattesi l’Inter chiede 40 milioni
Frattesi è stato sondato da Napoli e Atletico Madrid, ma nessuno ha messo sul piatto i 40 milioni richiesti dall’Inter. Per portare via Çalhanoglu, dopo le critiche di Lautaro e Marotta seguite alla sconfitta contro il Fluminense a Charlotte, potrebbero bastare 25 milioni. Ma dal Galatasaray, che il giocatore sembra gradire come destinazione, non è mai arrivata un’offerta. Il budget è concentrato sulla punta: l’offerta al Napoli per Osimhen è di 55 milioni più 5 di bonus, ma De Laurentiis pretende i 75 della clausola. Per questo, il vicepresidente del club, Abdullah Kavukçu, è in Italia. Potrebbe essere un’occasione per incontrare i dirigenti interisti e parlare del regista. Intanto, le alternative in attacco sono Kean — ne servirebbero 52 per svincolarlo dalla Fiorentina — e Kolo Muani.
Difficile arrivare a Ederson
A fare immaginare che Çalhanoglu alla fine possa rimanere a Milano è anche il complicarsi del dialogo fra Inter e Atalanta per Ederson. Per Chivu sarebbe prezioso in un centrocampo a due, ma a che prezzo? I 60 milioni richiesti dalla Dea sono troppi. Se poi i Percassi dovessero cedere Retegui all’Al-Qadsiah — pronto a versare 53 milioni — è probabile che gli altri big resterebbero a Zingonia. Anche per questo, le diplomazie sono al lavoro per ricucire il rapporto tra Çalhanoglu, il suo capitano e il club. Il ruolo di pontieri se lo sono presi Sommer, in vacanza con Çalha, oltre a Thuram e Dumfries. L’olandese sembra però vicino alla partenza. La clausola da 25 milioni per i club esteri, da pagare in un’unica soluzione, è valida per tutto luglio. Ed è improbabile che il giocatore avrebbe scelto Jorge Mendes come suo nuovo agente, se la sua intenzione fosse stata restare in un club con cui ha rinnovato appena otto mesi fa.