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I segreti delle piattaforme illegali: puntate anonime e pagamenti cash

Così i calciatori aggirano il divieto di scommesse: senza limiti di spesa. Il sistema favorisce il riciclaggio di denaro sporco e divora con i debiti i clienti ludopatici

Basta qualcuno che metta in giro la voce: «Ragazzi, questa è una piattaforma sicura». Il resto lo fa il vizio, come lo ha chiamato Spalletti. Così professionisti dal calcio finiscono nella rete delle piattaforme illegali per il gioco on line. Piattaforme in cui si gioca su tutto, dal poker alle partite di calcio, ma anche corse dei cani. La piattaforma illegale offre quote alte, incassi immediati ma soprattutto l’illusione dell’anonimato, la promessa tradita in partenza di proteggere chi non vuol farsi beccare. Chi immagina queste piattaforme illecite come un sottobosco misterioso è fuori strada. All’apparenza, non hanno alcuna differenza con quelle legali. Può entrarci chiunque, cambia come ci si registra. E come ci si muove al loro interno. Da qualche anno infatti sono diventate un sistema utilizzatissimo dalla criminalità organizzata per riciclare denaro. Ma andiamo con ordine.

I portali autorizzati in Italia

In Italia è legale soltanto giocare su portali autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Li riconosci per il numero di licenza e perché il dominio deve finire obbligatoriamente con il suffisso “.it”. Lo Stato guadagna in percentuale sulle vincite e soprattutto sulle puntate. E per registrarsi è necessario un documento d’identità o lo Spid. I portali illeciti più comuni invece sono dei “.com” (ma possono avere anche qualsiasi altra sigla internazionale) e il documento non lo chiedono. Bastano una e-mail e un numero di telefono. Si incassa al verificarsi dell’evento su cui si punta, che sia un gol o una ammonizione. Si gioca senza limiti, non c’è la puntata minima di due euro come sui siti legali. E soprattutto si vince senza limiti, senza il tetto di 10 mila euro per la puntata singola e 50 mila per quella multipla. Con le quote sensibilmente più alte a fare da specchietto per le allodole. A volte possiedono licenze emesse da Paesi in cui il controllo non è esattamente stringente: ne offrono l’Authority di Malta, la Curaçao egaming dell’isola caraibica o la comunità di nativi americani Mohawk. Non serve aggiungere molto.

Il calciatore convinto dell’anonimato

Ovviamente la vera tentazione per un calciatore professionista è altra: la convinzione di restare anonimi, di garantirsi un porto franco in cui coltivare il vizio senza farsi scoprire. Tutti convinti di non esporsi: basta conoscere uno degli agenti che lavorano per procurare clienti a queste bische on line. Se sei uno scommettitore abituale, te la cavi con un messaggio WhatsApp: «Mi carichi 200 di euro sul profilo? Poi pago». Gli agenti caricano soldi virtuali, di fatto fanno credito: magari verranno pagati cash, ma quello è il meno. Sanno che tanto quelle cifre caricate verranno giocate e perse, lo scommettitore così accumulerà debito, giocherà di più per provare a recuperare e perderà ancora: un serpente che si morde la coda e si auto alimenta, incrementando la dipendenza.

Sistema ideale per il riciclaggio

Questo stesso sistema è ideale anche per il riciclaggio. E da qualche anno la criminalità organizzata lo usa eccome, per pulire soldi che provengono da attività illecita, riducendo al minimo il prezzo per farlo. Il modo è abbastanza semplice: giocare su tutti i risultati di un incontro che abbia quote favorevoli, in proporzione inversa alla quota. Il risultato che esce paga e permette di recuperare quasi tutti i soldi persi sui due risultati non usciti. Su larga scala, il sistema funziona e permette di giustificare gli incassi: sono vincite al gioco. Per lo stesso motivo, le mafie comprano bollette vincenti: se una scommessa paga 5 mila euro, acquistano la ricevuta anche per 6 o 7 mila.

La mancanza di limiti di spesa

Meno bene va a chi col gioco ha un problema. I siti legali ti impongono di fissare un limite di spesa, al momento dell’iscrizione. Un tetto mensile modificabile: se lo abbassi, si abbassa subito, se lo alzi devi aspettare una settimana. In modo da non soddisfare la sete del momento, quella che spinge a giocare oltre le proprie possibilità. Insomma, a limitare la ludopatia. Che invece sulle piattaforme illegali prolifera.

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