MILANO – Il ritorno di Ibrahimovic è rumorosissimo. Una zampata a chi gli sta intorno, soprattutto all’interno del club.
Ibrahimovic: “Quando il leone torna, i gatti spariscono”
“Il mio ruolo? Comando io, sono io il boss e tutto il resto lavora per me”. Non poteva essere più chiaro, Zlatan Ibrahimovic. Rientrato a Milano dopo due settimane di assenza, l’ex centravanti – oggi consulente di Gerry Cardinale in qualità di Senior Advisor di RedBird, ha chiaramente voluto mandare un messaggio ai dirigenti rossoneri: “La mia assenza? Quando un leone va via, i gatti si avvicinano. Quando il leone torna, i gatti spariscono”.
Ibrahimovic: “Io sono il boss, comando io”
Le dosi successive di veleno, Zlatan le ha distillate per commentare gli articoli sulla sua assenza: “Tutto quel che si dice in giro, il livello è troppo basso. Mi sto concentrando sul lavoro, sono stato via per qualche giorno per motivi personali, però sono sempre presente. Si lavora, si pedala”. In particolare ce l’aveva con Zvonimir Boban, che si era chiesto che ruolo avesse: “Pure Boban non ha capito il mio ruolo? Ti spiego adesso: comando io, sono io il boss e tutti lavorano per me. Si lavora in silenzio”. “Se ho parlato con i “gattini”? I gattini non è la squadra, ma sono quelli che sono fuori dalla squadra”, a specificare che i suoi strali erano diretti alla dirigenza.
“Milan su Osimhen? Sto in silenzio…”
Poi, anche una piccola rivelazione di mercato, su un tentativo che il Milan ha fatto nel silenzio: “Se ho provato con Osimhen? Su Osimhen sto in silenzio”. Aggiungendo: “Il mercato è andato esattamente come volevamo, tutto quello che abbiamo cercato e che secondo noi mancava lo abbiamo preso. L’ultimo è stato Abraham, per dare un rinforzo extra in attacco. Mi dispiace per Jovic che non è in lista Champions”.