Questo sito contribuisce alla audience di
 

Ibrahimovic va all’attacco in tv: i ‘gattini’ e un ruolo ancora ambiguo. Intanto Fonseca si gioca la panchina nel derby

L’ex attaccante ha riscaldato il pre-partita di Milan-Liverpool con frasi molto dure. Ma a chi si riferiva?

MILANO – Chi siano i gattini citati dal leone Ibrahimovic, nel suo incauto slogan prima della partita del debutto in Champions poi finita male per il Milan, è l’interrogativo non chiarito dall’ex campione svedese, che non figura nell’organigramma del club, ma che da consulente dell’azionista di maggioranza Cardinale – secondo quanto ha dichiarato lui stesso a Sky – è il plenipotenziario di mercato e “il boss” al quale tutti obbediscono.

Gli scivoloni social, i tifosi e Furlani

I gattini sono i media, che ne hanno segnalato l’assenza per imprecisati impegni, durante due settimane cruciali per la squadra, e che hanno riportato le notizie sulla sua gaffe omofoba, sui metodi non da tutti apprezzati a Casa Milan nella gestione del settore giovanile e della seconda squadra e sugli scivoloni social? Oppure i gattini sono i tifosi, che non pendono più all’unanimità dalle sue labbra, fischiano Fonseca e i giocatori e criticano il calciomercato? Oppure ancora sono l’ad Furlani e il dt Moncada, che Ibrahimovic implicitamente indica come suoi sottoposti?

I dubbi sull’incarico di Ibra

Di sicuro l’ambigua definizione di Ibra come “senior advisor” del fondo RedBird di Cardinale, in assenza di precisazioni ufficiali su eventuale stipendio e precise mansioni, alimenta i dubbi e rende più che legittime le perplessità di Boban, commentatore televisivo ben poco paludato e incline alle domande scomode ma opportune, come appunto quella sull’effettivo ruolo di Ibrahimovic e sui paletti che lo circoscrivono. Il diretto interessato gli ha risposto piccato con un ulteriore slogan: “Io sono il boss, comando io e gli altri lavorano per me”. Il concetto, apparentemente inequivoco, significa che sia l’ad Furlani sia il dt Moncada contano meno di Ibrahimovic e che devono sottostare alle sue scelte: il calciomercato estivo porta la sua firma. Peccato che in realtà Furlani, ex manager di Elliott passato a RedBird, continui a tenere i cordoni della borsa e che il Milan abbia finora avallato la versione di una dirigenza che agisce e prende le decisioni in maniera collegiale, con meriti e colpe collettivi.

Tifosi pronti ad una nuova contestazione

A sentire Ibrahimovic, dunque, sarebbero tutta farina del suo sacco le più importanti tra le decisioni recenti: il progressivo smantellamento della squadra allestita da Maldini e Massara (e in principio anche da Boban), cioè la squadra dello scudetto e della semifinale Champions, che pure sono storia recentissima (2022 e 2023), e l’ingaggio dell’allenatore Fonseca. Il quale, a quattro giorni dal delicatissimo derby in cui si gioca già la panchina, ha parlato di “squadra che si è squilibrata emozionalmente dopo i due gol su calcio piazzato”, di un “Liverpool decisamente più forte” e di “fragilità difensiva”. Di fronte a queste sincere quanto allarmanti ammissioni del successore di Pioli (che sembra sulla strada dell’Arabia Saudita), gli slogan di Ibrahimovic non bastano più ai tifosi, pronti a una nuova contestazione. Il confine tra il dirigente virtuale e l’influencer è molto sottile.

Segui tutte le ultime notizie di sport

Next Post

Bologna-Shakhtar, dove vederla in diretta tv e streaming, probabili formazioni

Mer Set 18 , 2024
Al Dall’Ara, a quasi 60 anni dall’ultima volta, si torna a giocare nell’Europa che conta. Contro gli ucraini i rossoblù cercano la svolta dopo un inizio di stagione sotto le aspettative

Da leggere

P