Cinque partite, due squadre appaiate in testa alla classifica della serie A: Inter e Napoli, punti 71. Tutto in 450 minuti più recuperi. Il gol di Orsolini al 49’ del secondo tempo della sfida tra il Bologna e i nerazzurri ha permesso alla squadra di Conte l’aggancio in vetta, il più bel regalo di Pasqua che il tecnico leccese potesse aspettarsi dallo stadio Dall’Ara, dopo il sabato di sofferenze a Monza, seguito dalle dichiarazioni molto dure dell’ex ct della Nazionale nel dopo partita. E ora si avvicina l’ipotesi spareggio per assegnare il titolo, come avvenuto una sola volta nella storia del nostro campionato, nel 1964: la sfida, ironia del destino, fu proprio un Bologna-Inter e nel match di Roma i rossoblù sconfissero 2-0 i nerazzurri, reduci dalla vittoria della Coppa dei Campioni.
Il percorso di Inter e Napoli
Nelle ultime cinque giornate di campionato, sia l’Inter che il Napoli giocheranno tre partite in casa e due in trasferta. Conte può concentrarsi solo sulla serie A, Inzaghi invece deve pensare alla Coppa Italia (mercoledì 23 aprile la semifinale di ritorno contro il Milan) e alle due semifinali di Champions League col Barcellona (mercoledì 30 la sfida d’andata allo stadio olimpico Lluís Companys, sulla collina del Montjuic, martedì 6 maggio il ritorno a San Siro).
Il calendario dell’Inter
26/04 Inter–Roma
03/05 Inter–Verona
11/05 Torino–Inter
18/05 Inter–Lazio
25/05 Como–Inter
Il calendario del Napoli
27/04 Napoli–Torino
03/05 Lecce–Napoli
11/05 Napoli–Genoa
18/05 Parma–Napoli
25/05 Napoli–Cagliari
La situazione della squadra di Conte
La serie A è spaccata in due: da una parte i nove club con più di 50 punti, dall’altra gli undici che ne hanno da 40 in giù. Il Napoli affronterà tutte avversarie di seconda fascia, quindi si può considerare favorito. Però, come confermano le grandi difficoltà contro il Monza, la squadra di Conte fatica terribilmente contro le difese che si chiudono e, più in generale, ha molta meno confidenza con il gol rispetto ai giocatori allenati da Inzaghi. Ne ha segnati 52, contro i 72 dell’Inter: venti reti di differenza, quando si lotta per lo stesso obiettivo, sono un’enormità. Gli azzurri incontreranno chi vuole evitare la retrocessione, con rose di qualità inferiore ma con motivazioni extra. In questo senso, la trasferta di Lecce sarà caldissima, un impegno forse più difficile della sfida di sabato 26 aprile al Maradona contro il Torino. Il Genoa l’11 maggio potrebbe essere già aritmeticamente salvo. Bisognerà poi vedere in quale situazione di classifica si troveranno le avversarie degli ultimi due turni: il Parma, ora quintultimo con 3 punti di vantaggio sulla zona pericolo e il Cagliari, che invece è a +5.
La situazione della squadra di Inzaghi
L’Inter è attesa da due sfide di fila a San Siro. Prima con la Roma, reduce da 17 risultati utili consecutivi e ancora con qualche piccola speranza di qualificarsi alla prossima Champions e poi con il Verona, che ora ha 7 punti in più delle due penultime, Empoli e Venezia. Poi la squadra di Inzaghi giocherà in casa del Torino, prossimo avversario del Napoli e ospiterà la Lazio, altro club che lotta per il quarto posto. Il finale in casa del Como, dal gioco piacevole ed elegante ma quasi sicuramente, a quel punto, senza più obiettivi di classifica. L’ostacolo più alto è rappresentato dalle due romane, oltre che dal calendario così intasato. I tanti impegni possono fare la differenza ma non sono una colpa, piuttosto un merito per un club che ha scelto di non scegliere e lotta per bissare il Triplete del 2010.