ROMA – Il caso Brescia ha scosso la Serie B. E rischia di riscrivere la classifica, condannando la società lombarda e aprendo uno spiraglio per la salvezza della Sampdoria, oggi retrocessa in serie C. Ma quali saranno i tempi? E cosa poteva fare il Brescia per evitare di trovarsi in questa situazione? Ma soprattutto: quando avremo una decisione definitiva? Risponde Paolo Marsilio, avvocato dello Studio LegisLAB specializzato in diritto sportivo.
Il codice di giustizia sportiva ammette la possibilità di utilizzare crediti di imposta acquistati da terzi a copertura degli oneri fiscali e previdenziali?”L’utilizzo dei crediti di imposta ai fini dell’estinzione di debiti fiscali e previdenziali non è disciplinato dal CGS, essendo istituto proprio della normativa fiscale ordinaria a cui possono naturalmente accedere anche i club professionistici di calcio, ricorrendone i presupposti e nel rispetto della disciplina vigente. È, quindi, uno strumento ammesso dalla normativa federale”.
Se quei crediti risultassero inesistenti, la responsabilità – legale e sportiva – sarebbe della società che li acquista?”Per l’ordinamento sportivo non rileva tanto l’esistenza o l’inesistenza in sé, quanto il corretto ed effettivo assolvimento degli obblighi relativi alle scadenze federali. La Procura Federale non ha ritenuto assolti gli obblighi del Brescia e ha deferito il club. L’eventuale responsabilità in capo al Brescia dipenderà dalla prova che un’effettiva compensazione fra crediti e debiti sia intercorsa con conseguente estinzione dei debiti fiscali”.
Il Brescia aveva modo di verificare la regolarità di quel credito di imposta?”In linea di massima sì. I crediti d’imposta possono avere molteplici origini ed è sempre buona norma fare le dovute verifiche e reperire informazioni essenziali come, ad esempio, se il credito è esistente, se è stato già ceduto a terzi, ecc. Con riferimento ad esempio ai crediti d’imposta derivanti dai bonus edilizi, esiste una piattaforma dell’Agenzia delle Entrate che consente facilmente tutte queste verifiche”.
Quali possono essere i tempi minimi per la giustizia sportiva? Esiste una sorta di “rito abbreviato” o “urgente” per ridurre i tempi?”Posti i termini ordinari fissati dal Codice di Giustizia Sportiva, il Presidente della sezione disciplinare del Tribunale Federale Nazionale – per giusti motivi – o addirittura il Presidente federale – nel caso in cui particolari esigenze sportive e organizzative delle competizioni impongano una più rapida conclusione dei procedimenti – hanno facoltà di stabilire l’abbreviazione dei termini previsti dal Codice, purché sia assicurato all’incolpato l’effettivo esercizio del diritto di difesa”.
E’ impugnabile la decisione di rinviare il play-out?”A mio avviso sì, il comunicato stampa mediante il quale la Lega di Serie B ha disposto di rinviare a data da destinarsi le gare di play-out di Serie B avrebbe quel contenuto decisorio sufficiente e idoneo ad essere impugnato dalle parti interessate”.
C’è un termine entro cui deve essere consegnata la classifica definitiva con play-off e play-out?”Non c’è una data stabilita a livello normativo. In una normale situazione, sarebbe opportuno attendere la conclusione dell’intero iter giudiziale e, quindi, tutti i gradi della giustizia sportiva quantomeno federale (primo e secondo grado). In tale caotico contesto e viste le esigenze di assoluta celerità, la Lega di Serie B potrebbe decidere di far disputare i play-out subito dopo la decisione di primo grado – come peraltro accaduto in altre occasioni in passato – a maggior ragione in caso di solide motivazioni”.