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Il circolo dell’azzardo dei ragazzi incapaci di diventare uomini

Per le scommesse fuorilegge nei guai dodici calciatori di serie A

Chissà cosa c’è “Nella mente dei campioni”, di quelli che si giocano parte dell’ingaggio al poker on line o altri tipi di azzardo sui siti illegali? Bisognerebbe chiederlo al secondo portiere della Juventus, Mattia Perin, che conduce un podcast con quel titolo. Tanto più che il suo nome appare nella formazione degli indagati (undici, più una riserva) per questo tipo di passatempo. Magari ne sa qualcosa, visto che era in squadra con un “promotore finanziario” (Fagioli) e altri “investitori” come lui (Mc Kennie, Paredes, Di Maria). Come nelle migliori serie televisive, ecco la seconda stagione di “Bet Generation”, praticamente uno spin-off, da una coppia di protagonisti (Tonali e Fagioli) a una storia corale, girata in interni: uno spogliatoio dove si passano la parola, la dritta e il contatto.

Le scommesse della confraternita dell’armadietto

Il lusso è sempre una lente d’ingrandimento: sotto ci sono le solite cose, ma appaiono enormi e luccicanti. È soltanto questione di proporzioni: i divorzi dei reali e dei famosi hanno gli stessi meccanismi e le stesse ripicche di quelli dei più umili, ma di mezzo ci sono Rolex, palazzi, figli dai nomi più strani e un numero maggiore di ficcanaso. Così questo giro di scommesse replica dinamiche da circolo sportivo, più che da Champions League. Era perfino romantico pensare all’ossessione privata, al demone che assilla le notti del giocatore, romanzesca creatura, e gli fa sognare pecore elettriche e algoritmi che sbancano. Invece viene fuori la confraternita dell’armadietto, il vicino che mentre si cambia dopo la partita, invece di recriminare sul gol mancato, ti offre la possibilità di rifarti con una puntata sicura, che non riguarda il calcio, quindi, tranquillo, niente di perseguibile. A spingerlo non è un proselitismo diabolico, ma semplicemente l’intento di guadagnare un bonus: presenta un nuovo socio e avrai in omaggio il cappellino con il logo e un pratico zainetto. O qualche mila euro sul tuo conto scommesse, che un po’ si ripianerà, in attesa della prossima voragine. Per regolare le pendenze si passa nel negozio di un gioielliere e si fa finta di comprare quell’orologio che il pensionato di una banca si regala alla fine di una onorata carriera e tutti ci credono, tanto al polso ne hai uno identico & autentico, con quel marchio ormai volgarizzato che sa di traguardo di una vita o di soglia di una gintoneria.

Di Maria e Bonaiuto legati dal comune vizio

Che cosa tiene insieme Angel Di Maria, che ha giocato nel Real Madrid e nel Paris Saint Germain e alzato la Coppa del Mondo e Cristian Bonaiuto, attaccante di Padova e Cremonese, una rete in serie A, all’ultima giornata, su calcio di rigore? La verità sta nella media. Tutto si tiene tra l’età e la carriera di Alessandro Florenzi e quelle di Raoul Bellanova, tra le vittorie di Leandro Paredes e i sogni di Samuele Ricci, tra il prevedibile Nicolò Zaniolo e l’insospettabile Matteo Cancellieri. Se è così, bisogna concordare con certi allenatori nei dopo-partita: «Non dipende dai singoli, ma dal collettivo». Se non sono soltanto giovani triturati dall’eco dei social; se non sono soltanto stelle cadenti che hanno invertito la rotta a breve distanza dalla rampa di lancio; se non sono neppure soltanto italiani, che cosa hanno in comune? Non è la palla tra i piedi, è l’eco della musica. Non il rap o il metal che hanno in cuffia, ma la colonna sonora di questo tempo che moralizza e demoralizza, rimprovera il giocatore e riabilita il banco, vuol consentire la pubblicità dell’azzardo purché serva per costruire nuovi stadi dove si pubblicizzi l’azzardo per costruire nuovi stadi dove c’era una volta un re.

La facile profezia di ottobre 2023

Era una facile profezia scrivere nell’ottobre 2023: “la rosa degli implicati è destinata ad allargarsi”. Ed era uno scrupolo far notare che i comportamenti “vengono sanzionati sulla base del disvalore con cui vengono percepiti, dell’allarme sociale che generano”. Appena riammesso in campo Fagioli è stato convocato in Nazionale e ha giocato (piuttosto male) gli Europei con il tricolore addosso. Aveva scontato, certo, ma forse bastava riapparisse nel club, e non era un giudizio tecnico.

La sanzione si dissolve nell’inconsapevolezza

Non avendo chiaro il confine della colpa si dissolve quello della sanzione. Nessuno sa come ri-educare se qualcuno non ha saputo educare questi ragazzi fino a farli diventare uomini. Come nel caso di adolescenti a rischio è stato tolto loro il cellulare, sono stati tenuti lontani dai giochi, mandati a forza nelle scuole. E poi? Una mano sulla spalla, una frase sussurrata: “Sei un bravo ragazzo, ti aiuteremo”. Chi l’ha detto? Francesco Totti a Mosca: sei parole in cambio di sei zeri nel bonifico proveniente da un sito russo di scommesse sospettato di riciclaggio di capitali sporchi provenienti da organizzazioni criminali. Vuoi scommettere che la maggioranza pensa: beato lui?

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