Avevano conquistato la promozione sul campo. Ma per una mera questione di soldi, la società ha deciso di non iscrivere la squadra al campionato che si era meritato. La squadra è la formazione femminile del Cosenza: un gruppo di ragazze che, alla fine di una lunga stagione, era stata promossa in Serie C. Ma la Serie C non la giocherà.
Il Cosenza non iscrive la squadra femminile
Le calciatrici della squadra calabrese avevano chiuso la stagione vincendo il campionato d’Eccellenza e la coppa regionale. Una stagione trionfale, una doppietta che lasciava presagire una stagione ad alto livello anche nel campionato nazionale (che invece, due anni fa, andò maluccio). Non succederà: la società non ha iscritto la squadra alla Serie C. Facendo nascere una bufera almeno sul territorio. Perché alla vicenda si sono interessati anche il sindaco, il Coni regionale, anche un centro antiviolenza.
“Così si torna al 1945”
“Torniamo al 1945, è un giorno buio”. La vede così Francesca Stancati, delegata Coni in Calabria. E fa effetto, perché la squadra maschile parteciperà regolarmente al campionato di Serie B, continua a fare mercato, spende, acquista e vende per centinaia di migliaia di euro. Ma non ha trovato la miseria di 3800 euro per l’iscrizione della squadra femminile. Sotto accusa il presidente del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio, ovviamente. Né lui, né la società hanno detto una parola su questo argomento. Per il club resterà comunque l’obbligo federale di svolgere l’attività giovanile con le formazioni Under 17, Under 14 e Under 12.
“Meritavate più rispetto”
Da brividi il messaggio dell’allenatrice, Luisa Orlando, anche lei privata dal club del diritto di giocare questa competizione: “Le mie atlete hanno imparato a loro spese che non sempre il lavoro paga, e che non sempre si può decidere per il proprio destino. Siete e sarete il mio orgoglio e vi aiuterò e supporterò sempre… perché i sogni non si possono fermare mai, possono prendere strade diverse, ma mai nessuno li potrà fermare, i sogni non hanno né colori né bandiere, nessuno può mettervi in un angolo. Meritate più riconoscimento e più rispetto. Per sempre con voi il vostro Mister Lù”.