Date un attaccante centrale ad Antonio Conte. È l’estrema sintesi dell’amichevole di sabato con il Girona. Leggere bene le avvertenze, ovviamente: la mancanza di un centravanti non è stata certo l’unica causa della sconfitta. Il Napoli ha le gambe pesanti (la preparazione atletica di Conte è dura) e ha pagato dazio contro un avversario di alto livello che nella scorsa stagione ha dato filo da torcere a Real Madrid e Barcellona nella Liga. Il passaggio a vuoto, dunque, ci può stare, ma la questione del numero 9 non può essere più rinviata. Quello attuale c’è soltanto per onor di firma: gli allenamenti disputati venerdì assieme al gruppo non hanno modificato di una virgola il copione di una partenza annunciata, ma non ancora definita.
Victor Osimhen è rimasto in disparte negli ultimi due giorni a Castel di Sangro e non si è visto neanche ieri mattina nell’allenamento congiunto disputato contro la Casertana ( decisiva la rete di Gaetano) prima del giorno e mezzo di vacanza concesso da Antonio Conte. L’appuntamento in campo è fissato domani mattina e ci sarà pure Mathias Olivera, l’ultimo a rientrare dopo la Coppa America. La presenza dell’uruguaiano sarà fondamentale per completare in maniera definitiva il terzetto arretrato: il nuovo ruolo libererà Giovanni Di Lorenzo ( ieri ha compiuto 31 anni), pronto a tornare esterno destro nel 3- 4- 2- 1, modulo tattico di queste prime cinque uscite della gestione Conte.
L’abito ha bisogno di alcuni “aggiusti” per rendere al meglio nel corso della stagione e il centravanti è una questione prevalente. Raspadori interpreta il ruolo secondo le sue caratteristiche e sicuramente tornerà utile nel corso del campionato, ma il Napoli ha bisogno del suo totem che sia in grado di garantire gol e una certa attitudine nello sviluppo del gioco. Il centravanti di Conte viene incontro, tiene palla e crea spazio per l’inserimento delle due sottopunte. Il centravanti di Conte si chiama Romelu Lukaku: il belga, al momento, ha rifiutato tutte le possibili destinazioni perché vuole la maglia azzurra, ma attende un segnale concreto, possibilmente già questa settimana. Il club azzurro deve accelerare sulla cessione di Victor Osimhen che ha un accordo con il Psg. È fondamentale, dunque, riallacciare i rapporti con i parigini per provare ad imbastire una trattativa.
Date un attaccante centrale ad Antonio Conte.Che poi in realtà sono due. Bisogna risolvere pure la questione relativa al centravanti di scorta: Giovanni Simeone non ha offerte, al contrario di Walid Cheddira, protagonista durante il ritiro a Dimaro- Folgarida. L’ex Frosinone è finito nel mirino del Cagliari, pronto eventualmente ad imbastire una doppia operazione con Gianluca Gaetano. Le cessioni consentirebbero al Napoli quantomeno di sbloccare uno dei due centrocampisti, necessari ad Antonio Conte: Gilmour e Brescianini restano entrambi in stand- by, ma hanno già detto sì al ds Giovanni Manna. L’allenatore li ritiene preziosi anche perché il suo Napoli ha bisogno di alternative di un certo livello: offrono varianti per consentire al condottiero azzurro di adottare pure il 3- 5- 2 in alcune partite ( oppure in corso d’opera) e ripristinare la mediana a tre, marchio di fabbrica consolidato del Napoli dell’ultimo periodo. Ma anche in questo caso, la presenza del numero 9 è fondamentale.
La strada è tracciata ma bisogna cominciare a percorrerla per sbloccare le operazioni di mercato del Napoli. Date un attaccante centrale ad Antonio Conte. È la missione della prossima settimana.