NAPOLI — Dalla panchina del Napoli a quella dell’Italia. O viceversa. Nel quarto di secolo della gestione di Aurelio De Laurentiis il via vai è stato continuo, tant’è che Gennaro Gattuso è addirittura il sesto tecnico ad aver assaporato entrambe le sfumature di azzurro, dopo Gian Piero Ventura, Roberto Donadoni, Carlo Ancelotti, Luciano Spalletti e Antonio Conte. Ma non finisce qui. Anche nei curriculum di Edy Reja, Rudi Garcia e Francesco Calzona c’è infatti un’esperienza da ct, rispettivamente alla guida di Albania, Belgio e Slovacchia.
Gli allenatori di De Laurentiis
Dei 12 timonieri che sono stati finora ingaggiati dal produttore cinematografico per guidare la sua squadra, dunque, soltanto Walter Mazzarri, Rafa Benitez e Maurizio Sarri non possono vantare pure un’esperienza da selezionatore di una Nazionale, almeno per adesso. Mai dire mai, però, visto che la statistica – oltre a essere curiosa – esalta il fiuto di Adl quando si tratta di individuare e di affidarsi a un allenatore, che sia già affermato o non ancora in carriera.
Spalletti, lo scudetto a Napoli e poi l’Italia
Altra cosa è poi conviverci e c’è un altro dato statistico che in questo senso fa sorridere. Alla guida di Brasile e Italia, le due Nazionali più titolate nella storia del calcio mondiale, ci sono infatti due tecnici che De Laurentiis aveva messo bruscamente alla porta con altrettanti esoneri: Ancelotti e Gattuso. Ma la stessa sorte ingrata in precedenza era capitata a Ventura (licenziato addirittura in serie C) e Donadoni: quest’ultimo bocciato a tempo di record in appena 7 partite. Vedi Napoli e poi? Chi può dirlo. C’è chi come Spalletti si è dimesso dopo aver vinto uno scudetto. L’unico comun denominatore per quasi tutti gli allenatori che approdano sulla panchina azzurra è il passato o presente da ct. Un lustro indiscutibile per Adl e il suo club.
Le scelte vincenti di De Laurentiis
Da Napoli negli ultimi 21 anni sono passati infatti solo tecnici di valore indiscusso, anche se non tutti sono riusciti a essere all’altezza della loro fama. Ma per alcuni la svolta della carriera c’è stata grazie al fiuto di De Laurentiis, che ha dimostrato di essere nella stragrande maggioranza dei casi bravo e fortunato, nella scelta dei suoi allenatori. Ottimi i risultati delle gestioni di Benitez, Sarri (scommessa stravinta) e adesso Conte: il condottiero del quarto scudetto, che era approdato in precedenza ai quarti degli Europei alla guida dell’Italia. L’unica eccezione nella stagione 2023/2024, quella della tripla staffetta tra Garcia, Mazzarri e Calzona, che fu chiamato a Castel Volturno nel periodo più buio della crisi e addirittura mantenendo il doppio incarico di selezionatore della Slovacchia. Adl ha un feeling speciale con i ct: ben 9 in 21 anni. E ora, con Gattuso, la storia si ripete.