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Il futuro di Nico Gonzalez nel faccia a faccia con la società al Viola Park

Il campione argentino ha l’ambizione di giocare la Champions e il suo agente è già stato contattato da diversi club. Ma lui ha un contratto firmato fino al 2028 con la Fiorentina

Un faccia a faccia decisivo, due mesi dopo l’ultima volta. Dal rompete le righe al termine della scorsa stagione al ritorno al Viola Park. Nel mezzo l’estate, le vacanze, la conquista della Copa America con l’Argentina e una decisione da prendere presto. Nico Gonzalez da una parte, la dirigenza della Fiorentina dall’altra. Il numero dieci che un anno fa aveva rinnovato fino al 2028 e che adesso potrebbe davvero lasciare i viola con Atalanta e Juventus (ma non solo) che osservano e che hanno già preso contatti diretti con gli agenti del giocatore. Nico che vorrebbe giocare la Champions, alzare la propria asticella delle ambizioni dopo i successi con Messi e compagni e la sensazione di essere entrato nella fase più importante della carriera.

Questione di stimoli, certo. Ma non tutto ruota attorno a questo. Gonzalez è il giocatore con l’ingaggio più pesante e l’indicazione della Fiorentina è quella di abbassare il monte stipendi con un’operazione avviata tramite la cessione di Nikola Milenkovic e proseguita con la volontà di non rinnovare contratti notevoli. Il tutto senza dimenticare le parole del direttore sportivo Daniele Pradè, che nella conferenza stampa in cui accolse il tecnico Raffaele Palladino, rispose alla nota dei tifosi viola con la volontà di allestire una squadra ambiziosa e più competitiva rispetto allo scorso anno.

Come dire: siamo consapevoli che questa non può essere la posizione di classifica congrua alla nostra società, sappiamo cosa fare per alzare la mira degli obiettivi e tornare nel gruppo di quelle squadre che lottano per un’Europa più affascinante. Il ritorno al Viola Park di Gonzalez è atteso da tempo. Il suo compagno di nazionale, Martinez Quarta, aveva scelto di tornare con qualche giorno d’anticipo per dare un segnale chiaro dopo aver rinnovato fino al 2028. La Fiorentina si attendeva qualcosa di simile anche da Nico. Ma non è soltanto questo l’atteggiamento che ha infastidito il club di Rocco Commisso. Molto si annida anche attorno a una visita che il presidente ha condotto a fine giugno nel New Jersey, per salutare i viola impegnati con l’Argentina in Copa America. Sui social sono apparse le foto di Commisso e di suo figlio Joseph insieme a Quarta. E Nico? Nessuna traccia e una scelta che non è certo piaciuta al presidente. Dopo la finale di Atene, insomma, qualcosa non ha girato per il verso giusto. Pradè parlerà col giocatore, per ascoltare quale sia la sua volontà e per archiviare, in un senso o nell’altro, questa situazione.

La Fiorentina si è cautelata stringendo per Albert Gudmundsson e offrendo al Genoa un prestito oneroso e un riscatto che può diventare obbligatorio per una cifra complessiva sui 25 milioni di euro. Un affare legato a doppio filo a quello di Nico, che guarda a Bergamo e a Torino. Ma non solo. Su di lui anche gli occhi della Premier e della Liga spagnola. Settimana, quella che si avvia, che potrebbe rivelarsi concentra anche per il portiere (De Gea, Musso, Turati tra le scelte) e per il centrocampo con Tanner Tessmann che resta il primo nome da consegnare a Palladino per la mediana.

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