Milano – Restare a galla e poi voltare pagina. Nel momento più buio il Milan conferma Conceiçao fino al termine della stagione (salvo ulteriori disastri) e guarda avanti: sarà con ogni probabilità Igli Tare il direttore sportivo chiamato a ricostruire la squadra. Una scelta che porta la firma dell’azionista di controllo Cardinale e del suo consulente speciale Ibrahimovic: venerdì il colloquio decisivo con l’ex Lazio a Londra, dopo gli incontri con Berta e Paratici. L’ex Atletico Madrid, inizialmente il preferito, andrà all’Arsenal. L’ex Juve dovrebbe restare in Premier dopo l’esperienza al Tottenham. Tare ha convinto per più di un motivo. Costa meno degli altri due (circa un milione di euro), parla sei lingue e gira il mondo per scovare talenti. E quando acquista non si sofferma sul nome, ma cerca giocatori adatti alla squadra: meno algoritmi e statistiche, più partite e parole. È anche tifoso del Milan, una passione legata a Sacchi. Poteva arrivarci prima: Maldini nel 2019 provò a portarlo a Milano, lui rifiutò perché aveva appena firmato il rinnovo con la Lazio. Guiderà il nuovo corso con accanto Moncada, che tornerà a essere il capo dello scouting, e Ibrahimovic, che avrà voce in capitolo sul mercato.
Ibrahimovic conferma Conceiçao
Zlatan ha ribadito la fiducia della società in Conceiçao, che però difficilmente resterà a bordo il prossimo anno. A Tare piace Fabregas, con cui il Milan ha già avuto dei contatti. Un altro profilo seguito è quello di Italiano. In ogni caso, la scelta cadrà su un allenatore “giochista” (non Sarri, con cui Igli non è più in buoni rapporti). Si ripartirà da Gimenez ma non da Joao Felix, che tornerà al Chelsea senza rimpianti. Lo svogliato Theo di queste settimane verrà ceduto, stessa sorte potrebbe toccare a Maignan (il cui rinnovo è in stand-by, ufficializzato invece quello di Reijnders fino al 2029) qualora arrivasse un’offerta adeguata.
Il tecnico mette la squadra sulla bilancia
Il portiere francese è finito nel mirino anche di Conceiçao: pesa troppo, il tecnico pensa che anche per questo ultimamente sia meno agile tra i pali. Un problema, quello della bilancia, che non riguarda solo lui: diversi elementi della rosa superano i 90 chili. I giocatori ogni giorno si pesano e fanno controlli vari tra cui quello legato alla qualità del sonno: i parametri spesso non sono buoni. L’allenatore si aspettava di trovare un gruppo con un grado di professionalità maggiore, invece molti sembra abbiano poca voglia di giocare (ad esempio Hernandez), oppure commettono errori perché poco concentrati (Musah e Fofana). Il tecnico da qui in avanti darà più spazio ai giovani (Camarda) e a gente affamata come Terracciano. Martedì la squadra torna al lavoro, per la prima volta Conceiçao avrà una settimana senza partite verso la sfida di sabato a Lecce, dove potrebbero esserci delle sorprese di formazione. L’obiettivo è chiudere dignitosamente il campionato e giocarsi al meglio la Coppa Italia. Poi si volterà pagina.