Vlahovic non fa sconti alla Juve, la Juve non ne fa a Vlahovic e dunque siamo sempre lì: un muro contro muro, al fondo di un vicolo cieco. Uno sbocco per il serbo ci sarebbe: Allegri lo ha chiamato, gli ha spiegato di volerlo di nuovo con sé, ne ha incassato la disponibilità ma l’aspetto economico dell’operazione è lontano dall’essere risolto. Se il Milan può soddisfare le richieste della Juventus (25 milioni trattabili), quelle del giocatore restano fuori portata: in bianconero ha ancora un anno di contratto a 12 milioni netti, ha sempre rifiutato un rinnovo su cifre più basse (8 milioni l’anno) e anche la proposta rossonera di 6 milioni stagionali non lo aggrada.
Vlahovic chiede la buonuscita alla Juve
I suoi manager, i fratelli Ristic, chiedono alla Juve dieci milioni per togliere il disturbo, 5 per loro e 5 per il loro assistito, ma riceveranno un rifiuto, anche perché la nuova dirigenza bianconera ha dato una stretta alle commissioni agli agenti: è la ragione per cui è saltato il rinnovo del contratto di McKennie (troppo alti i bonus per i rappresentanti, gli stessi di Koopmeiners) e del lungo braccio di ferro con lo svincolato David, i cui procuratori chiedevano un bonus d’entrata di 30 milioni. Alla fine ne hanno strappati “soltanto” 12,5.
Osimhen troppo caro per la Juve
Vlahovic vuole la buonuscita di 5+5 a prescindere, vale anche per l’Al-Hilal: è stato contattato direttamente da Inzaghi, ha dato una risposta interlocutoria. Simone è indirizzato su di lui dopo aver incassato il no definitivo di Osimhen, che ha invece detto sì al Galatasaray, anche se manca l’accordo con il Napoli. L’offerta turca è di 55 milioni, troppo lontana dai 75 della clausola rescissoria e da cui De Laurentiis non deflette. Sono cifre proibitive per la Juventus, che così in alto non può spingersi e al momento non è neanche interessata a riscattare Kolo Muani alle condizioni del Psg, 50 milioni. I bianconeri sono però vicini a Sancho e già oggi potrebbe esserci un incontro decisivo con lo United. Sull’inglese investiranno i soldi guadagnati al Mondiale, che ha reso 28 milioni: lui e David copriranno il vuoto lasciato dai due a fine prestito, Conceiçao e appunto Kolo Muani. Da qui in avanti a ogni entrata dovrà corrispondere un’uscita, per l’equilibrio non soltanto economico ma anche della rosa.