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Il Napoli dal Papa: “Dicono che sono romanista, siete benvenuti”. De Laurentiis e Conte via insieme

Due pullman bianchi hanno fatto ingresso dalla Porta del Perugino, donata al pontefice la maglia azzurra numero 10 con il suo nome. Lui: “Grande festa per la città”. Nel pomeriggio incontro decisivo tra prersidente e allenatore che lasciano insieme in auto il Vaticano

I campioni d’Italia del Napoli sono stati ricevuti in Vaticano per un’udienza privata dal Papa. Gli azzurri sono partiti di buon mattino in treno da Afragola e si sono trasferiti con due pullman bianchi dalla stazione Termini alla Santa Sede, entrando dalla Porta del Perugino.

Presenti il presidente Aurelio De Laurentiis, l’allenatore Antonio Conte e tutti i componenti dello staff tecnico, guidati dal capitano Giovanni Di Lorenzo. Un lungo applauso della squadra ha accolto l’ingresso del Pontefice, che si è rivolto simpaticamente ai giocatori. “Siete i benvenuti, anche se la stampa dice che io sono romanista. Ma non tutto quello che leggete è vero”, ha rotto il ghiaccio Leone XIV.

“Congratulazioni per la vittoria del campionato: è stata una grande festa per la città di Napoli. Questo è un traguardo che si raggiunge al termine di un lungo percorso, non solo grazie al singolo exploit di un campione. Il merito è stato di tutto un team e sono contento di accogliervi per mettere in risalto questo aspetto del vostro successo, che è importante anche dal punto di vista sociale e supera pure quello tecnico. I talenti del singolo sono stati messi al servizio dell’insieme. Lo sport quando diventa business perde i suoi valori e può diventare pure diseducativo. Faccio appello ai genitori e ai dirigenti sportivi: c’è di mezzo la crescita umana dei giovani. Ci siamo capiti, non c’è bisogno di tante parole. Vi ringrazio della vostra visita e vi rinnovo i miei complimenti. Un saluto dalla mia cuoca Rosa, che tifa per il Napoli e avrebbe voluto essere qui”. Poi la benedizione e lo scambio di doni. Una mattinata davvero storica per il Napoli. Al Papa una maglia numero 10 con il suo nome e le firme dei giocatori.

L’incontro tra Papa Leone XIV e il Napoli era in programma per le 11.15 nella Sala Clementina, ma l’udienza privata con il Santo Padre è poi avvenuta con qualche minuto di ritardo e si è prolungata più del previsto. Al punto che la società azzurra è stata costretta a rinunciare al treno prenotato delle 12.30 che avrebbe riportato la squadra a Napoli.

De Laurentiis e Conte

In prima fila il presidente e l’allenatore, che dalla magica notte di venerdì scorso al Maradona non si sono persi di vista nemmeno per un attimo e hanno mascherato da attori consumati i loro problemi di coppia, proprio per non guastare la meravigliosa atmosfera di festa che circonda i giocatori.

Al termine dell’udienza papale De Laurentiis e Conte sono adnatri via insieme in auto.

I rumors sul loro probabile divorzio si sono fatti ancora più insistenti nelle ultime ore e per il futuro della panchina azzurra avanza la candidatura di Massimiliano Allegri.

Ma rimane aperto uno spiraglio per riavvicinare le parti e bisognerà comunque attendere il vertice di oggi pomeriggio negli uffici romani della Filmauro, da cui è quasi certo che arriverà una fumata decisiva, in una direzione oppure nell’altra. La logica spinge verso un addio anticipato di Conte, che nemmeno dopo la vittoria dello scudetto è riuscito a cancellare la delusione per il fallimentare mercato di gennaio, le cui conseguenze hanno rischiato di vanificare il suo enorme lavoro fatto alla guida del Napoli.

L’arrivo di Kevin De Bruyne può essere letto in questo senso come una specie di risarcimento e l’imminente accordo con l’esperto campione belga è la carta più importante che De Laurentiis metterà sul tavolo nel vertice alla Filmauro. Ma la mozione degli affetti può essere altrettanto importante per modificare la decisione finale del tecnico leccese, felicemente stravolto dal bagno di folla di ieri sul lungomare. «Se è difficile staccarsi da tutto questo? È un entusiasmo e una passione straordinaria, che difficilmente si può trovare dappertutto», ha infatti dato la sensazione di vacillare a caldo l’ex ct, quando ancora si trovava sul pullman scoperto tra due ali interminabili di folla. A bordo pure la moglie Elisabetta Muscarello, che ha risposto con una promessa all’invito dei tifosi a convincere il marito a rimanere. «Farò di tutto». Ancora di più si è sbilanciato uno dei pretoriani dell’ex ct, Romelu Lukaku. «Lui sa già tutto e resta qui, certo che resta…».

È la stessa soluzione che renderebbe felice l’intero staff del condottiero azzurro, da Lele Oriali (entusiasta dell’esperienza di vita e professionale fatta in città) al fratello Gianluca. A tutti dispiacerebbe andare via dopo appena nove mesi, resi indimenticabili da una impresa storica. Il pallino passa dunque nelle mani di De Laurentiis, che ha dato a sua volta la sensazione di essere almeno possibilista sulla sorte della panchina azzurra. «I tifosi devono stare tranquilli, nel futuro ci sarà sempre un Napoli che sarà capace di dire la sua. Secondo la Nielsen abbiamo circa 83 milioni di simpatizzanti nel mondo e grazie a questo secondo grande successo in tre anni cresceranno ancora di più. Mi fa piacere soprattutto che quando sono arrivato qui i bambini tifano Milan, Inter e Juve e ora non più. Gli allenatori hanno un contratto, se vogliono rimanere siamo felicissimi di continuare con loro questo straordinario percorso», ha infatti aperto la porta il presidente, che ha continuato a marcare Conte pure durante la festa organizzata ieri sera al Rooftop di Posillipo (il video) dalla società Fabbricanti di Emozioni, la stessa che aveva curato lo show al Maradona venerdì scorso.

La cena a Posillipo

Ieri per il terzo giorno di seguito insieme a cena, per una serata di allegria in un locale di Posillipo estesa a tutta la squadra, rassicurata dalla promessa di un meritato premio scudetto da 3.5 milioni. Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte si stanno godendo il presente come se non ci fosse un domani: uno accanto all’altro, quasi in simbiosi e sempre sorridenti.

Dal fine settimana trascorso a Ischia al travolgente bagno di folla di ieri sul lungomare, con in pugno la coppa ricevuta per la conquista del quarto titolo tricolore. Un grande scudetto con lo slogan “Again”, la scritta “We are the Champions” e le note di Gianluigi Lembo di Anema e Core hanno accolto i giocatori, che stamattina avranno l’onore di essere ricevuti a Roma dal Papa. Poi nel pomeriggio arriverà l’ora della resa dei conti alla Filmauro. È l’ultimo di tentativo di evitare il divorzio, con Allegri sullo sfondo. Entro stasera sarà tutto chiaro.

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