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Il Napoli di Conte incassa la prima sconfitta: ko col Girona (2-0)

Azzurri poco lucidi e mai realmente pericolosi. Meret sbaglia sul primo gol dei catalani

C’è la sconfitta ed è la prima della gestione Conte. Il Napoli perde abbastanza nettamente contro il Girona, squadra di livello decisamente alto rispetto alle precedenti: i catalani vincono 2-0 e sul risultato c’è poco da dire.

Non è ovviamente il caso di allarmarsi troppo – è sempre calcio d’agosto – ma qualcosa da rivedere c’è in vista del debutto ufficiale, previsto sabato prossimo contro il Modena in Coppa Italia al Maradona.

Conte ha sicuramente preso appunti e in cima alla lista delle priorità da risolvere c’è la questione centravanti. Osimhen non si è visto allo stadio Patini (si è allenato da solo, non era neanche in panchina) e la casella del 9 va occupata al più presto. Raspadori interpreta il ruolo a modo suo e non è certo una sorpresa: se la squadra non gioca bene (come capitato contro i catalani) non è adeguatamente supportato e naturalmente fa fatica. La logica conseguenza è un Napoli che non può mai appoggiarsi al suo attaccante centrale e non riesce mai a respirare. Ne ha risentito tutta la manovra offensiva: ci ha provato soltanto Kvaratskhelia (meglio di Politano), ma gli azzurri – in un match condizionato dalla pioggia battente – hanno fatto poco: l’occasione migliore è stata il palo di Rrahmani nella ripresa.

Il Napoli è apparso poco lucido, a causa della preparazione voluta da Conte, come ammesso da Alessandro Buongiorno, uno dei più propositivi, al termine del primo tempo: “Stiamo mettendo tanto carico nelle gambe”, ha spiegato il leader del reparto arretrato. Conte lo sa bene e sicuramente lavorerà sulla brillantezza nella settimana che precede il Modena. La formazione iniziale è la stessa schierata con il Brest: 3-4-2-1 con Di Lorenzo confermato difensore e Jack Raspadori punto di riferimento offensivo.

Cambia il copione ed è merito pure dell’avversario. Il Girone, terzo nell’ultima Liga, è di caratura superiore e lo dimostra prendendo subito il comando della manovra. Il Napoli inizialmente è compatto e prova ad accelerare dopo aver recuperato il pallone. I cambi repentini rappresentano ovviamente l’alleato prezioso degli azzurri che ci provano due volte grazie alle intuizioni di Kvara: prima inventa per Mazzocchi (colpo di testa sbagliato), poi colpisce la barriera su punizione da posizione centrale. Il Girona passa in vantaggio sfruttando l’errore grave di Meret in fase di costruzione: cerca Anguissa, ma trova l’olandese Van de Beek, bravo a segnare l’1-0. Il Napoli accusa il colpo e commette tanti errori individuali.

Mazzocchi e Spinazzola spingono poco, in mediana si accorcia poco e i catalani mostrano maggiore personalità. Soffre pure Raspadori: la pioggia rende il campo pesante e Jack fatica a tenere palla. Il Napoli subisce il Girona: Meret salva il risultato due volte su Arnau e Portu. Conte ricomincia con la stessa formazione che cerca di reagire per raddrizzare il risultato. La prima conclusione porta la firma di Anguissa, sempre su iniziativa del solito Kvaratskhelia. Mazzocchi si ferma per infortunio (distorsione alla caviglia) al 12’ e allora tocca a Zerbin spingere sulla fascia destra. E’ sempre il Girona a giocare con autorevolezza, il Napoli soffre e Meret salva di nuovo su Portu. Conte punta su Simeone nell’ultimo quarto d’ora. E’ Rrahmani a sfiorare il pari colpendo il pari sul corner calciato da Kvaratskhelia, ma non basta. Il Girona chiude i conti con Toni Villa che firma il definitivo 2-0.

Finisce con qualche fischio timido di qualche tifoso sugli spalti. “Dispiace sempre perdere – dice Raspadori – purtroppo non siamo riusciti ad essere aggressivi. Lavoreremo ancora di più per migliorare”. Stamattina allenamento congiunto con la Casertana. Il Napoli accelera in vista del debutto ufficiale.

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