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Il Napoli va a caccia di nuovi gol: gli assist di De Bruyne e tre rinforzi

Conte ha vinto lo scudetto segnando 20 reti meno dell’Inter e col sesto attacco della serie A. Con il belga gli azzurri riscopriranno i calci piazzati, in arrivo un vice Lukaku e due esterni

I miracoli raramente si ripetono, anche se il Napoli ci ha messo molto del suo per concludere in maniera trionfale lo scorso campionato, spingendosi con il cuore, la resilienza e l’organizzazione tattica al di là di ogni ostacolo. Ma vincere lo scudetto con il sesto attacco della serie A (dietro a quelli di Inter, Atalanta, Lazio, Milan e Fiorentina) è stato lo stesso un risultato fuori dal normale e caratterizzato – numeri alla mano – da un pragmatismo esasperato, che sarà probabilmente impossibile rimettere in campo con altrettanta efficacia e abnegazione pure nella prossima stagione: 13 successi strappati con appena una rete di scarto e il fantascientifico record di 19 clean sheet in 38 giornate, con gli azzurri capaci di tenere la propria porta inviolata per una partita ogni due.

Il Napoli è diventato campione d’Italia per la quarta volta nei suoi 99 anni di storia aggrappandosi in primis alla solidità difensiva ed è così che è riuscito a non pagare dazio a una produzione offensiva viceversa da seconda fascia, non certamente da scudetto. La squadra di Antonio Conte è stata infatti capace di tagliare il traguardo per prima pur avendo segnato 20 gol in meno dell’Inter, 19 dell’Atalanta, 2 di Lazio e Milan e 1 della Fiorentina. Un gap enorme soprattutto rispetto alla seconda e alla terza della classifica, che per tutto lo scorso campionato sono state nettamente più prolifiche al confronti degli azzurri, capaci di mettere insieme un bottino di appena 59 reti in 38 partite: alla media di 1.55 ogni 90’. Per questo la conquista del titolo tricolore è stata a conti fatti una sorta di meritatissimo miracolo: di quelli però che molto difficilmente si ripetono e di sicuro è impossibile pianificare, proprio a causa della loro straordinarietà.

Conte è il primo a saperlo e per questo ha chiesto al Napoli di mettergli a disposizione sul mercato delle nuove bocche da fuoco, che siano capaci di rendere meno improbo e ingrato il compito di Romelu Lukaku e Scott McTominay. Sono stati loro due infatti a sobbarcarsi la maggior parte del sofferto lavoro offensivo dei campioni d’Italia, nella sofferta cavalcata tricolore, mettendo a segno rispettivamente 13 e 12 reti. Il belga e lo scozzese possono certamente ripetersi, anche perché questa volta saranno a disposizione fin dal primo giorno del ritiro estivo e avranno dunque il grande vantaggio di iniziare il prossimo campionato in eccellenti condizioni di forma. Soprattutto da Big Rom, di conseguenza, è lecito aspettarsi un ulteriore upgrade offensivo. Ma i gemelli del gol avranno bisogno d’ora in poi di un supporto realizzativo maggiore da parte dei loro compagni. Pure da quelli che c’erano già come Politano e Neres, autori di solo 5 centri in due e rimasti nonostante la vittoria dello scudetto al di sotto delle loro solite medie.

Dovranno essere però soprattutto i rinforzi a garantire al Napoli il sospirato e indispensabile salto di qualità in zona rete. Funzionale a questo obiettivo si rivelerà sicuramente l’ingaggio di Kevin De Bruyne, che può azzerare in primis il grave deficit degli azzurri sui calci piazzati: fonte nello scorso campionato di appena il 20,3 per 100 dei gol messi a referto dalla squadra di Conte, addirittura al diciassettesimo posto – meno peggio solamente di Juventus, Monza e Como – in questa speciale classifica della serie A. Ma il belga è un maestro nel battere le punizioni e gli angoli, oltre a essere uno dei giocatori al top in Europa per la sua capacità di sfornare assist a ripetizione. Per questo l’arrivo di KDB rappresenta già un antidoto straordinario alla scarsa prolificità realizzativa dei nuovi campioni d’Italia, che d’ora in poi avranno la possibilità di avvicinarsi alla porta avversaria percorrendo pure altre vie.

Ma per competere ai massimi livelli su quattro fronti – campionato, Champions League, Coppa Italia e Supercoppa – servono al Napoli soprattutto dei rinforzi con il gol facile nelle loro gambe. Conte se ne aspetta almeno tre: due esterni e una prima punta, che dovranno dare manforte e all’occorrenza anche il cambio a Politano, Neres e Lukaku. La mancanza di alternative in avanti (specie dopo la cessione a metà di gennaio di Khvicha Kvarastkhelia e la sua mancata sostituzione) hanno già rischiato di mandare in fumo sul più bello uno scudetto ed è un rischio che gli azzurri non possono più permettersi di correre. Il primo posto con 20 reti in meno segnate rispetto all’Inter e col sesto attacco della serie A è stato infatti un miracolo difficilmente ripetibile. Bene ricordarlo.

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