Massimiliano Allegri segnerà questa data sul calendario: 29 maggio, il giorno della sua grande rivincita. Lo avevamo lasciato un anno fa furioso a bordo campo con Cristiano Giuntoli dopo aver vinto la Coppa Italia con la Juventus. Lo ritroviamo dodici mesi dopo in centro a Milano, con in mano il contratto che lo legherà al Milan per i prossimi due anni (con opzione sul terzo).
Milan rapido su Allegri
Il Napoli voleva Max in caso di addio di Conte, poi anche l’Inter, in bilico con Inzaghi. Ha vinto il Milan: ha scelto Allegri senza tentennamenti, ha accelerato per definire rapidamente, lo ha convinto e lo ha riportato in rossonero. Il suo nome era da settimane nella lista dell’ad Furlani. Da lunedì, con l’arrivo di Tare a Casa Milan, il club rossonero ha deciso di affondare. Martedì il primo incontro, a cui sono seguiti contatti continui: in quattro giorni si è arrivati alla chiusura dell’accordo. Ieri pomeriggio l’ultimo confronto prima della firma, negli uffici di Giovanni Branchini (l’agente del tecnico): biennale da 5 milioni a stagione con opzione. Salutato in serata Conceiçao, il Milan ha consegnato ad Allegri le chiavi della ricostruzione. Avrà voce in capitolo sul mercato e indirizzerà le scelte anche sulle cessioni (Reijnders è destinato al Manchester City, pure Maignan può essere ceduto).
Giuntoli, addio alla Juve dopo due stagioni
Proprio nelle ore del rilancio di Allegri, si è consumato l’addio di Giuntoli alla Juventus. La situazione è precipitata in fretta. L’ingresso di Comolli nell’organigramma societario ha, di fatto, comportato la separazione dal ds preso dal Napoli solo due anni fa. Il segnale di rottura è arrivato ieri mattina, quando ha fatto rumore la sua assenza (e quella dei suoi collaboratori Pompilio e Stefanelli, che pure lasciano) alla commemorazione per le vittime dell’Heysel. Senza Giuntoli perde forza la candidatura di Tudor come allenatore del nuovo corso juventino. Sulle prossime scelte peserà la parola di Chiellini, che stima molto Mancini e soprattutto Gasperini (non era invece nella lista di Giuntoli): l’ex tecnico dell’Atalanta ha preso tempo con la Roma nonostante l’incontro positivo di Firenze con i Friedkin e Ranieri, che avevano messo sul piatto un triennale da 5 milioni a stagione. La sorpresa sarebbe Simone Inzaghi, che da lunedì discuterà del suo futuro con l’Inter.
Conte resta a Napoli
La fumata bianca per Allegri al Milan è arrivata insieme al via libera definitivo per la permanenza di Conte al Napoli. “Avanti tutta, più forti di prima!”, il messaggio sui social condiviso in serata dal presidente De Laurentiis. Ieri intorno alle 19 il confronto definitivo col presidente e i vertici del club azzurro, prima del brindisi a cena a Posillipo. Conte resta e avrà un ruolo da allenatore-manager. Sarà lui, insieme al ds Manna, a indirizzare un mercato importante: De Laurentiis gli ha promesso almeno 7-8 rinforzi, oltre a De Bruyne: per lui manca solo l’ufficializzazione. Chi gli è vicino racconta di come il tecnico sia rimasto colpito dall’abbraccio e dalle parole del presidente la sera dello scudetto: “Complimenti, bravo! Senza di te non ci sarebbe mai stata questa possibilità”.
Gli allenatori che cambiano in serie A
Dopo la frenata di Gasperini, che si è preso 2-3 giorni per riflettere, la Roma rischia di dover ricominciare da capo. A ora di cena invece la Lazio ha parlato con l’agente di Sarri, l’accordo per il clamoroso ritorno è vicino: biennale da 2,8 milioni e ampie rassicurazioni sul mercato. Definita la separazione consensuale con Baroni, destinato al Torino. Ufficiale il rinnovo di Italiano fino al 2027 col Bologna, oggi attesa la rescissione di Palladino con la Fiorentina: per i viola avanza la candidatura di Pioli, che piace anche all’Atalanta.