Per il Paris Saint-Germain la questione potrà finire solo davanti a un tribunale. Il club parigino ha fato sapere che non rispetterà la decisione della Ligue 1 che ha imposto di versare a Kylian Mbappé i 55 milioni di euro di arretrati che il giocatore ha richiesto.
La cifra comprende gli stipendi mensili arretrati per aprile, maggio e giugno, all’ultimo terzo di un pagamento bonus per l’ultimo rinnovo di contratto e a un “bonus etico”. Il quotidiano L’Equipe ha citato una dichiarazione riferibile al Psg secondo cui la giurisdizione della lega è limitata: sarà quindi il tribunale del lavoro a dover rispondere della richiesta di Mbappé: “Una questione inevitabilmente dannosa per la reputazione”.
Il Psg sostiene però di non dover soldi al giocatore e in questo senso invoca un accordo verbale con Mbappé. Ma la star oggi al Real sul punto non è d’accordo. Per Kylian l’accordo verbale con il Psg non è stato rispettato dalla società perché il suo minutaggio è stato drasticamente ridotto dopo aver annunciato il trasferimento a Madrid.
Insomma, la tormentata separazione tra Mbappé e il Psg rischia seriamente di avere strascichi legali, nonostante lui stesso avesse detto di non voler avere problemi con i suoi ex datori di lavoro. E invece, è sempre più probabile che la prossima partita si giochi in un tribunale.