"Abbiamo perso un fratello". Ciro Ferrara e Alessio Tacchinardi hanno usato lo stesso concetto per esprimere il proprio dolore per la morte di Gianluca Vialli . E quelle pronunciate da due degli ex compagni dello sfortunato attaccante nella Juventus campione d'Europa '96 sono parole significative, vista la differenza di età tra loro: uno, il difensore napoletano, arrivò a Torino già affermato, dopo essere stato compagno di Vialli a lungo anche in nazionale, mentre l'altro ha conosciuto Gianluca proprio nel fortunato ciclo in bianconero.
"Come si fa a lasciarti andare via? Eri come un fratello" è stato il toccante post con il quale Ciro Ferrara ha voluto rendere omaggio a Vialli attraverso il proprio profilo Twitter. Scontata l'immagine scelta, quella dell'iconico e storico abbraccio con Vialli sul prato dell'Olimpico di Roma nella notte della vittoria della Champions League sull'Ajax, il 22 maggio '96 , trofeo alzato al cielo proprio da Vialli, capitano bianconero.
"Per me è una giornata molto triste, se ne va un fratello maggiore – ha invece dichiarato Tacchinardi a 'Tmw' – Quando sono arrivato alla Juve Gianluca mi ha aiutato a crescere. Mi ha dato tanti consigli, a volte si è arrabbiato con me, ma lo ha sempre fatto per darmi una scossa. Era un uomo di carisma, di spessore e di classe".
L'ex centrocampista, ora allenatore, ha poi regalato un ricordo speciale di uno dei primi allenamenti alla Juventus: "Ricordo i primi giorni di ritiro con la Juventus. Mi tremavano le gambe: inizia l'allenamento e durante la partitella io andavo il triplo degli altri, ma sbagliai il gol vittoria. Nello spogliatoio Vialli mi fece un cazziatone, mi disse che ero alla Juve e che dovevo passargli la palla. Se lo facevi sentire il tuo condottiero ti dava tutto. Era il capitano ideale".