Al Manchester City è costato caro iniziare con qualche istante di ritardo il primo o il secondo tempo di diverse partite di Premier. La Lega inglese, infatti, ha deciso di comminare ai campioni in carica una multa di 2,3 milioni di euro per aver ritardato l’avvio di ben 22 gare nelle stagioni 2022/23 e 2023/24: il record è rappresentato dai 2’46” nella gara contro il West Ham del 19 maggio scorso.
La Premier: “Bisogna avere rispetto dei tifosi e delle tv”
“La Premier League e il Manchester City hanno stipulato un accordo sanzionatorio dopo che il club ha accettato di aver violato la regola 33 relativa agli obblighi di inizio e ripresa del gioco”, si legge in un comunicato. “Le regole relative agli inizi e alle riprese del gioco aiutano a garantire che l’organizzazione della competizione sia al massimo livello professionale possibile e forniscono certezza ai tifosi e ai club partecipanti. Assicurano inoltre che la trasmissione di tutte le 380 partite della Lega in tutto il mondo rispetti il programma previsto”, spiega la Premier. Il City dal canto suo si “scusa per le violazioni” puntualizzando che aveva ricordato ai giocatori e allo staff le loro responsabilità nel rispettare la regola”.