La Juventus ritorna nell’ECA. A tre anni dallo strappo di Andrea Agnelli, contestualmente alla presentazione del progetto della Superlega, il club bianconero è tornato a far parte dell’associazione che racchiude i club maschili e femminili. Un processo graduale, iniziato dopo il cambio di presidenza e concretizzatosi, in seguito all’avvicinamento dei mesi scorsi, nella riunione odierna, culminata con il “bentornato” formulato dal presidente dell’associazione e del Psg, Nasser Al-Khelaifi: “Sono lieto di dare nuovamente il benvenuto alla Juventus nella nostra famiglia. Ora, tutti i club della massima divisione in oltre 20 paesi sono membri dell’ECA”.
La Juventus è tornata nell’Eca, Scanavino, Calvo e Chiellini a rappresentarla
La 31esima assemblea dell’Eca sarà quindi ricordata per il ritorno della Juventus e per la creazione di un fronte comune, visto che, come ricordava Al-Khelaifi, tutti i club di oltre 20 paesi europei ne fanno parte. Due giorni di lavori ad Atene, con la Juventus rappresentata dall’amministratore delegato Maurizio Scanavino, dal direttore commerciale Francesco Calvo e dal nuovo ingresso nella squadra dirigenziale, Giorgio Chiellini, che ricopre il ruolo di responsabile delle relazioni istituzionali. “Una ripartenza per la Juventus, come successo in campionato con un nuovo ciclo – sono state le parole di Chiellini -. Anche a livello istituzionale, sono contento di farne parte e pian piano darò il mio contributo. È motivo di orgoglio per me rappresentare questo club”.
Perché la Juventus è tornata nell’Eca
Orgoglio reciproco, come espresso proprio dall’ad Scanavino che, dopo aver definito Chiellini “un valore aggiunto”, è tornato sul ritorno della Juventus nell’Eca: “Può essere un’opportunità interessante per vivere il rapporto con gli altri club e parlare del presente e del futuro del calcio. È stata l’occasione per incontrare altri colleghi e approfondire tematiche del calcio giocato, ma anche delle infrastrutture, della sostenibilità e del rapporto con l’impegno sociale che i club devono avere”. Sul tavolo argomenti spinosi come la sentenza Diarra, con le sue implicazioni, oltre al Mondiale per club, appuntamento che coinvolgerà anche la Juventus. Questioni su cui la società bianconera vuole e deve avere un ruolo chiave: “Tornare nell’Eca è un’opportunità per noi, per essere all’interno di un sistema e di un’organizzazione che ha come obiettivo lo sviluppo del mondo del calcio. Poi ci sono degli elementi molto concreti di breve, ad esempio è proprio l’ECA che sta negoziando con la FIFA i ricavi per la Mondiale per club che per noi è un motivo di grande interesse, ma non solo per noi, per club piccoli e grandi”.