GELSENKIRCHEN – Senza meritarselo, l’Inghilterra resta in Germania continuando a navigare a vista nella parte di acqua cheta del tabellone: a tenerla a galla sono stati i gol dei suoi talenti, quello di Bellingham nell’ultima azione dei tempi regolamentari e l’altro di Kane nella prima dei supplementari, in pratica in una manciata di istanti in cui il destino ha voltato le spalle alla Slovacchia, che stava giocando la partita perfetta e realizzando un’impresa memorabile. Invece i ragazzi di Calzona hanno finito in lacrime, divorati dal senso di ingiustizia: il quarto di finale contro lo Svizzera se l’erano meritato loro con il cuore e il bel calcio, e invece lo giocheranno gli inglesi.
«La cronaca della gara»
La Slovacchia in certi momenti del primo tempo era sembrata il Napoli di Sarri, con quei palloni recuperati tra la metà campo e la trequarti giocando sempre sull’anticipo per poi scambiarli alla svelta agevolando gli inserimenti di ali, mezze ali, terzini. Per la difesa inglese è stato un tormento, con Hancko, Haraslin, Duda e Schranz che s’infiltravano di continuo e la regia di Lobotka che faceva venire il mal testa al centrocampo inglese. Il gol del vantaggio, segnato da Schranz, alla terza marcatura qui in Germania, su imbeccata dell’ex spezzino Strelec, è stato una logica conseguenza dell’andamento del gioco. L’Inghilterra si è trovata in imbarazzo, ha fatto girare la palla lentamente senza trovare sbocchi, si è innervosita (tre ammoniti, più uno slovacco, nei primi 17’), non s’è giovata della maggiore libertà di movimento concessa a Bellingham e Foden perché tutto è apparso un po’ improvvisato ed essenzialmente basato sull’iniziativa individuale, senonché col passare dei minuti sono subentrate frustrazione e paura, due sensazioni che possono affossare qualunque tipo di talento.
Inglesi senza idee ma….
Nella ripresa gli inglesi hanno alzato ritmo e baricentro e sfoderato almeno un po’ di grinta. La partita è cambiata, la Slovacchia non è più riuscita a sviluppare le sue azioni ad elastico ma neanche quando s’è barricata in difesa ha mai davvero sofferto. Anzi, Strelec ha addirittura sfiorato il gol da metà campo quando Walker e Stones, scambiandosi la palla senza che nessuno li pressasse, l’hanno incredibilmente data all’attaccante avversario: è stata la testimonianza della confusione inglese, aumentata quando Southgate ha sostituito l’infortunato Trippier con l’invocatissimo Palmer, passando prima a una difesa a tre con Mainoo e poi a quattro con Saka terzino sinistro. Per vedere un’azione pericolosa, a parte un colpo di testa di Kane fuori misura, si è dovuto aspettare il palo colpito da Rice, il più lucido della combriccola, a 10’ dalla fine: sembrava l’attimo fuggente delle speranze inglesi non colte. Il calcio è però un romanzo meraviglioso solo qualche volta, perché tante altre premia i valori invece dei meriti.
… Bellingham inventa una rovesciata strepitosa al 95’
E così, all’ultima azione della partita, una rimessa laterale di Walker prolungata di testa da Guhéi ha innescato la rovesciata vincente di Bellingham, il cui fantasma si è finalmente reincarnato in un corpo da fuoriclasse, portando la partita ai supplementari. Che la Slovacchia avrebbe perso lo si è capito in quell’istante: mentre Bellingham festeggiava con rabbia urlando qualcosa di sconveniente verso la tribuna, i giocatori in blu stramazzavano al suolo disperati, con le mani tra i capelli, dimenticando che avrebbero avuto ancora mezzora per ribaltare il destino.
Ai supplementari decide Kane
La loro rassegnazione ha pagato subito il conto: alla prima azione dei supplementari, una svirgolata indegna di Eze è stata corretta di testa da Toney (diranno che Southgate ha azzeccato i cambi?) verso Kane che, di nuovo di testa, ha segnato come lui sa fare. Il pubblico inglese si è messo a cantare Don’t take me home (non mandarmi a casa) e la Slovacchia ha preso in mano il pallino della partita perché l’Inghilterra, con un sacco di attaccanti in campo, si è fatta prudente. I ragazzi di Calzona le hanno fatto correre qualche brivido, ma la sera dei miracoli era già tramontata con il gol di Bellingham.
Inghilterra (4-2-3-1) Pickford 6 – Walker 5, Stones 5, Guéhi 5, Trippier 6 (21’ st Palmer 6) – Mainoo 5.5 (39’ st Eze sv), Rice 6.5 – Saka 5, Bellingham 7 (1’ sts Gallagher sv), Foden 5 (49’ st Toney 6.5) – Kane 6.5. Ct Southgate 5.Slovacchia (4-3-3) Dubravka 6 – Pekarik 6 (4’ sts Tupta sv), Vavro 6, Skriniar 7, Hancko 6.5 – Kucka 6.5 (36’ st Bero sv), Lobotka 7, Duda 6.5 (36’ st Benes sv) – Schranz 7.5 (48’ st Gyömber sv), Strelec 7 (16’ st Bozenik 5.5), Haraslin 6 (16’ st Suslov 6). Ct Calzona 7.Arbitro: Meler (Tur) 5.5.Reti: 25’ pt Schranz, 50’ st Bellingham, 1’ sts KaneNote: ammoniti Guéhi, Mainoo, Kucka, Bellingham, Skriniar, Pekarik, Vavro, Gyömber. Spettatori 47.244.