DUSSELDORF — Francia e Inghilterra sono squadre gemelle, giocano sempre peggio ma muovono un passo dopo l’altro verso una finale alla quale erano attese ma non così, non con questa orribile bruttezza nel gioco, con questa tremenda scarsità di idee. Però il dato di fatto è che gli inglesi sono in semifinale e che la Svizzera, sostenuta da un tifo incredibilmente appassionato, esce ai quarti di finale per la seconda edizione di finale: tre anni fa San Pietroburgo le capitò contro la Spagna, stavolta qui a Düsseldorf l’ha meritato anche meno. Ma contro i risultatisti inglesi e francesi nessuno ha ancora trovato il sistema di farla franca.
«la cronaca della partita»
Le scelte di Southgate
Si è arrivati ai rigori dopo un gol per tempo (Embolo e Saka, il migliore in campo) e una lunga partita a fasi alterne, cominciata bene dall’Inghilterra e finita meglio dalla Svizzera. Southgate aveva corretto la squadra come aveva lasciato intuire, cioè ripiegando sulla difesa a tre, ma cambiando più di quanto si fosse immaginato: non è stato tanto l’innesto di Kansa (Guhéi era squalificato) per completare il terzetto difensivo, quando gli spostamenti a incastro ideati per mettere il più possibile a loro agio Foden e Bellngham, i due fuoriclasse che possono indirizzare i destini inglesi: tenendo Saka molto largo sulla destra (non proprio a tutta fascia ma quasi, di certo non ala pura come al solito) il ct ha liberato spazio per Foden, che nelle prime quattro partite non si era mai potuto spostare dalla sinistra e s’era sentito ingabbiato, e dato più autonomia di movimento a Bellingham, esentandolo anche dal grosso del lavoro di copertura, di cui si è fatto carico proprio Foden.
Inghilterra poco incisiva
Non che ne se siano venute fuori chissà quali meraviglie, ma rispetto al gioco inesistente dei gironi, e ancor più dell’ottavo di finale contro la Slovacchia, qualche frizzantezza ne è venuta fuori tant’è che la Svizzera, partita con una certa spavalderia, ha cominciato presto a preoccuparsi, ad arretrare, a farsi il più prudente possibile. Aebischer, in particolare, ha patito da morire gli spunti di Saka, ma per tutto il primo tempo la pericolosità dell’Inghilterra, comunque insistente nel creare del gioco, si è fermata all’ultimo passaggio, mai decisivo, e di occasioni vere non ne ha create. C’è da dire che la Svizzera è una squadra che si difende molto bene e l’ha fatto anche qui. Per l’Inghilterra, insomma, non si trattava di un avversario di comodo. Noi lo sappiamo bene.
I cambi decisivi dell’Inghilterra
La Nati ha funzionato assai meglio dopo l’intervallo. Ha capito dove stava sbagliando, ha evitato di continuare a farsi schiacciare e ha ripreso a mettere il naso fuori dall’area cosicché la partita si è riequilibrata, entrando nei cinque minuti d’emozione che hanno riscattato tutta la noia di prima: al 75’ Ndoye è filato via sulla destra e ha crossato basso in area, dove Stones non è stato pronto e il suo tocco ha agevolato l’irruzione di Embolo, in anticipo su Walker. La gradinata svizzera, già protagonista di un tifo scatenato è andata in estasi, mentre l’Inghilterra stava per andare in confusione. Allora Southgate ha messo mano alla formazione, come fa soltanto quando è disperato e la butta sulla creazione del caos: ha cambiato tre uomini in un colpo solo e subito dopo è arrivato il pareggio, anche se con le sostituzioni non ci ha azzeccato niente perché soltanto è stata l’ennesima conseguenza del mismatch tra Aebischer e Saka, che stavolta invece di crossare ha piazzato un sinistro radente sul palo lontano dove Sommer, coperto, non ha potuto arrivare. Per inciso, è stato il primo tiro in porta dell’Inghilterra nell’intera, esattamente come era capitato con la rovesciata di Bellingham contro la Slovacchia: per lo meno si potrà dire che le conclusioni degli inglesi sono letali. Il secondo sarà di Rice, in avvio dei supplementari: Sommer devierà in corner.
Akanji sbaglia il rigore decisivo
La Svizzera farà meglio dell’ormai scombiccherata Inghilterra anche nei 30’ aggiuntivi, punzecchiando in contropiede e mettendo paura agli inglesi negli ultimissimi minuti, prima con un corner di Shaqiri che si è stampato sulla traversa e infine con una botta di Amdouni (Yakin aveva appena messo in campo tutti i rigoristi) respinta da Pickford, che diventerà poi protagonista ai rigori: facendo un po’ di teatro tra un tiro e l’altro riuscirà a respingere quello di Akanji (che aveva sbagliato anche tre anni fa) e quella risulterà la parata decisiva. Il suggello lo metterà Alexander-Arnold mandato in campo apposta per battere l’ultimo rigore: almeno quella mossa, Southgate l’ha azzeccata.
Il tabellino di Inghilterra-Svizzera
Inghilterra 1 (35’ st Saka)
Svizzera 1 (30’ st Embolo)
Inghilterra (3-4-2-1): Pickford 7 – Walker 5, Stones 5.5, Konsa 6 (33’ st Shaw 6) – Saka 7.5, Mainoo 6 (33’ st Eze) 5.5, Rice 6.5, Trippier 5.5 (33’ st Palmer 6) – Foden 5 (10’ sts Alexander-Arnold 7), Bellingham 5.5 – Kane 5 (4’ sts Toney sv). Ct Southgate 6.
Svizzera (3-4-3): Sommer 6 – Schär, 6, Akanji 7, Rodriguez 7 – Ndoye 6.5 (8’ pts Zakaria sv), Freuler 6.5 (13’ sts Sierro sv), Xhaka 6.5, Aebischer 4.5 (13’ sts Amdouni sv) – Rieder 5.5 (19’ st Widmer 6), Embolo 6.5 (4’ sts Shaqiri 6.5), Vargas 5 (19’ st Zuber 6). Ct Yakin 6.5.
Arbitro: Orsato (Ita) 6.5.
Note: ammoniti Schär, Kane e Widmer. Spettatori. 46.907
Sequenza dei rigori: Palmer gol, Akanji parato, Bellingham gol, Schär gol, Saka gol, Shaqiri gol, Toney gol, Amdouni gol, Alexander-Arnold gol.