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Inter-Barcellona, le pagelle: Sommer prodigioso, Cubarsí travolto

Promossi e bocciati della gara di San Siro vinta 4-3 dai nerazzurri dopo i supplementari

Inter

8 Sommer Mura il tap-in di Garcia a botta sicura, si supera nel finale allungando in angolo il diagonale di Yamal.

6 Bisseck Dalle sue parti gravita Raphinha, il meno ispirato degli attaccanti catalani. Ogni tanto rischia quando è chiamato a impostare. Dal 26’ st Darmian 6 In ritardo sul 3-2 del Barcellona, poi regge l’urto.

8 Acerbi L’uomo della provvidenza: con una zampata allo scadere riporta l’Inter a galla. In spaccata, di testa, perfino da terra: è sempre lui a metterci una pezza.

7 Bastoni Supera l’emozione regalandosi anche un paio di sgroppate alla Zanetti.

7.5 Dumfries Un’arma impropria. Nel primo tempo è un treno in corsa, poi è costretto ad arretrare il raggio d’azione. Intanto è suo l’assist per il vantaggio di Lautaro. Dal 3’ sts De Vrij 6.5 Dentro per tenere su la diga.

6.5 Barella Sbraccia e sbuffa, ma è impreciso e a volte superficiale. Però lotta fino alla fine.

7 Calhanoglu Ghiaccio nelle vene quando batte Szczesny dal dischetto: rigore numero 24 (su 25 calciati) segnato con l’Inter, quello più bello. Dal 34’ st Zielinski 6.5 Si immerge bene nel clima infuocato del Meazza.

7 Mkhitaryan Sembra un professore con i suoi 36 anni in mezzo ai ragazzi terribili catalani: sempre a testa alta, di prima intenzione. Che paura per quel fallo su Yamal, lo salvano i centimetri. Dal 34’ st Frattesi 7.5 Il gol più importante della sua carriera.

6.5 Dimarco Si aiuta con le maniere forti per limitare Yamal, fa partire con un recupero alto l’azione del vantaggio nerazzurro. Dal 10’ st Augusto 6 Sbaglia lettura sul gol di Olmo, lì dietro soffre tanto.

8 Lautaro Quello che colpisce è il carisma: è a mezzo servizio ma non si risparmia. Segna, guida i compagni con l’esempio. Capitano coraggioso. Dal 26’ st Taremi 6.5 La sponda precisa per Frattesi.

7 Thuram Partita di sacrificio. Dopo cento minuti ha la forza di scappare a Araujo nell’azione che cambia la storia della semifinale.

8 All. Inzaghi Protagonista quanto chi era in campo: guida i suoi dall’area tecnica, li porta alla seconda finale di Champions in tre anni. Che impresa.

Barcellona

6 Szczesny La linea di difesa altissima del Barcellona lo costringe a fare il libero: se la cava.

6.5 Garcia A gennaio poteva finire al Como, quattro mesi dopo si ritrova titolare a San Siro in semifinale di Champions: si regala il gol che riporta in gara i catalani.

5 Cubarsì Stende Lautaro in area, ma l’intervento non era semplice. Eppure è il simbolo di una gara in cui sembra schiacciato dalla pressione. Dal 1’ sts Gavi sv.

6 Martinez Il basco a 33 anni fa la parte dello zio che gioca al parco con i nipoti. Ma si fa rispettare. Dal 31’ st Araujo 4.5 Bruciato da Acerbi allo scadere dei tempi regolamentari, prosegue con altri pasticci.

6.5 Martin Una settimana fa al Montjuic aveva visto le streghe con Dumfries, si riscatta con due assist.

6 De Jong Si abbassa tra i due centrali per costruire la tela blaugrana, ma spesso fa un tocco di troppo.

6.5 Pedri Per lui la luce non si spegne mai. Sembra danzare tra i reparti, non butta un pallone. Dal 1’ sts Victor sv.

6.5 Yamal Pericolo pubblico numero uno. Quando si accende Il Meazza trattiene il fiato, non bastano due uomini a contenerlo. Ma spreca troppe occasioni.

6 Olmo Il gol lo riabilita, almeno in parte, per una gara in cui fatica a trovare la posizione. Dal 37’ st Lopez 5.5 Timido, pure se va in campo nel momento peggiore.

6.5 Raphinha Abbagliato nelle prime fasi dalle luci di San Siro, ma mette il sigillo numero 13 alla sua Champions.

5 Torres Lo chiamano “Lo Squalo”, finisce impigliato nella rete interista. Fuori tempo, fuori posizione. Fuori. Dal 45’ st Lewandowski 5.5 Non è al meglio, e si vede.

6 All. Flick Barcellona bello e un po’ matto, punito dagli episodi.

5 Arbitro Marciniak Valuta male la scivolata di Cubarsì su Lautaro e quella di Mkhitaryan su Yamal, lo salva il Var.

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