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Inter-Bayern 2-2: nerazzurri in semifinale di Champions. Tra Lautaro, Pavard e un epilogo thriller

Ripresa da batticuore. Segna Kane, la ribaltano l’argentino e il francese, pareggia Dier. Poi tanta sofferenza sull’assalto finale dei tedeschi

MILANO – Ha saputo soffrire, contrattaccare, resistere. In una bellissima notte di brutto tempo, l’Inter si è presa la semifinale contro il Barcellona. Ha resistito a un Bayern Monaco arrembante, che ha colpito soprattutto dalle fasce, e a un vento bagnato, che ha picchiato da ogni parte come un pugile scorretto, modificando la traiettoria dei palloni ma non la storia di questi quarti di finale. “L’Inter ha due cog…. così. L’Inter non molla, sa soffrire. La nostra mentalità è volere vincere tutto, ogni volta che giochiamo”, ha chiosato Lautaro.

«La cronaca della gara»

In semifinale con il Barcellona

I nerazzurri sono entrati in campo con un gol di vantaggio e con un gol di vantaggio sono usciti. In mezzo, quattro gol, tutti nel secondo tempo, equamente divisi fra le due squadre. I primi due li hanno segnati i centravanti, Kane e Lautaro. I secondi, i centrali di difesa, Pavard e Dier. Così la squadra di Inzaghi (il secondo allenatore dopo Herrera a raggiungere due semifinali della massima coppa europea) allunga a quindici il numero di partite di Champions a San Siro senza sconfitte e si prepara a volare in Catalogna a fine aprile, quando si saprà se il sogno del Triplete sarà ancora vivo. Sull’aeroplano ci saranno anche i giocatori entrati al Meazza da diffidati: Lautaro, Bastoni, Barella, Mkhitaryan, Pavard e lo stesso Inzaghi, sempre più attento a non sconfinare dalla propria area tecnica. L’unico inutile giallo fra i nerazzurri lo ha preso Arnautovic in panchina.

La pressione tremenda del Bayern

I bavaresi, per la prima volta nella storia degli scontri fra le due squadre, non hanno vinto al Milano. Ma non si può dire non ci abbiano provato. Druck macht Diamanten. La pressione crea diamanti. Al Bayern Monaco lo insegnano ai bambini, e si vede. Per un tempo intero hanno martellato incessantemente, occupando la metà campo interista e comprimendo i nerazzurri nella propria area, mentre la bufera depistava bei cross e raddrizzava traversoni svirgolati. L’Inter ha fatto quel che poteva, cioè pochissimo. Un’occasione di Thuram da due metri verso la mezz’ora e nulla più. Ma non è crollata.

Finale da cuore e batticuore

Nella ripresa la squadra di Inzaghi è partita forte e ha sfiorato un gol su calcio d’angolo. Col senno di poi, un anticipo di quel che sarebbe successo poi. Ma prima è arrivata la rete di Kane, servito in area da Kimmich. Era l’episodio che ha scosso l’Inter per decidersi a prendere in mano la partita, lo stadio e la semifinale. Dopo sei minuti, al collega inglese ha risposto Lautaro, che ha concluso in porta, di destro, un flipper nato da un corner di Dimarco. Tre minuti appena ed è stato Pavard, sempre su calcio d’angolo, a fare gol di testa alla sua ex squadra, che a modo suo lo ha amato ma non lo ha mai davvero capito, costringendolo a giocare terzino. Quando tutto sembrava finito, è arrivato il pari di Dier su cross di Gnabry, entrato, benissimo, al posto di Sané. E lì sono cominciati venti interminabili minuti di assedio tedesco.

La risposta del pubblico

Tanto, nella serata più bella di questa stagione nerazzurra, ha fatto San Siro, luminoso gioiello antico, decorato da 75.625 anime accese. Un gioiello che paga, anziché costare. All’Inter restano in cassa, di soli biglietti, oltre 10 milioni, il secondo migliore incasso di sempre dopo il derby in casa in semifinale di Champions due anni fa. È lo stipendio lordo di un buon giocatore. A riprova del fatto che anche nel calcio delle app e degli highlights, il cuscinetto sul seggiolino paga ancora.

Inter-Bayern Monaco 2-2 (0-0).

Inter (3-5-2) Sommer 6.5 – Pavard 7.5, Acerbi 6.5, Bastoni 6.5 (43’ st Bisseck sv.) – Darmian 6, Barella 6.5 (43’ st Frattesi sv.), Calhanoglu 7, Mkhitaryan 7, Dimarco 5.5 (27’ st Augusto 6) – Lautaro 7.5 (37’ st Taremi 5.5), Thuram 6. All. Inzaghi 7.

Bayern Monaco (4-2-3-1) Urbig 6 – Laimer 5.5 (38’ st Coman sv.), Dier 6.5, Kim 5 (20’ st Guerreiro 6.5), Stanisic 5 – Goretzka 5 (38’ st Pavlovic sv.), Kimmich 5 – Olise 6.5, Muller 6.5, Sané 5 (20’ st Gnabry 6.5) – Kane 6.5. All. Kompany 5.5.

Arbitro: Vincic (Slo) 6.5.Reti: nel st 7′ Kane, 13′ Lautaro, 16′ Pavard, 21′ Dier.

Note: ammoniti Kim, Dier, Arnautovic, Dimarco.

Spettatori: 75.625.

Incasso: 10.061.474 €.

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