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Inter-Bologna 2-2: Holm riprende i nerazzurri, Inzaghi a -3 dal Napoli

La squadra di Italiano passa in vantaggio con Castro, subisce la rimonta dei campioni d’Italia – a segno con Dumfries e Lautaro – ma nella ripresa trova il pari con il difensore svedese

MILANO – Dopo il 28 aprile 2022, quando l’Inter ci rimise uno scudetto, un recupero contro il Bologna non sarà mai una partita normale. E anche se la squadra nerazzurra oggi è più forte di allora, e il pari di stasera non è la sconfitta di tre anni fa al Dall’Ara, in qualche modo la storia si ripete. I rossoblù hanno messo in luce i limiti della squadra di Inzaghi, finora ben celati dalle tante vittorie. Come in finale di Supercoppa, l’Inter si è di nuovo fatta riacciuffare nella ripresa, dopo non essere riuscita a chiudere la partita quando ha avuto l’occasione di farlo. Un regalo nella corsa scudetto al Napoli (il primato di Conte ora è reale, non più virtuale) e all’Atalanta..

«La cronaca della gara»

Dumfries e Lautaro rimontano

Rispetto alla disfatta nerazzurra di quasi tre anni fa al Dall’Ara, la sceneggiatura della sfida di San Siro è stata montata al contrario. In vantaggio sono andati i bolognesi (con Castro), e alla fine del primo tempo i ragazzi di Simone Inzaghi li avevano già riacciuffati, con Dumfries di nuovo in gol dopo la doppietta in semifinale a Riad, e poi sorpassati, col raddoppio di Lautaro, che dopo avere segnato ha sparato la palla in tribuna, come fanno i tennisti dopo avere vinto un tie-break con una prima di servizio.

Holm trova il gol del pari

Rispetto a quella disfatta memorabile, la sceneggiatura della sfida di San Siro è stata montata al contrario. In vantaggio sono andati i bolognesi, e alla fine del primo tempo i ragazzi di Simone Inzaghi li avevano già riacciuffati, con Dumfries di nuovo in gol dopo la doppietta in semifinale a Riad, e poi sorpassati, col raddoppio di Lautaro, che dopo aver segnato ha sparato la palla in tribuna, come fanno i tennisti dopo avere vinto un tie-break con una prima di servizio. Ma è stata un’illusione. Nella ripresa il Bologna è entrato in campo ancor più coraggioso di come già era stato per lunghi tratti nel primo tempo, e dopo 18 minuti ha trovato il pari con Holm, complice una deviazione. Si è interrotta così a sei la serie di vittorie consecutive in campionato dell’Inter, che si trova tre punti sotto il Napoli, con una partita in meno. Ha tolto quindi un asterisco alla classifica, ma si è anche negata la possibilità del sorpasso: se dovesse vincere a Firenze, in quel che resta della partita rinviata per il malore in campo di Bove, si porterebbe solo al pari degli azzurri..

L’assenza di Calhanoglu

L’Inter, come a Venezia, ha dovuto fare a meno del regista-totem Calhanoglu, che la partita l’ha vista in tribuna al fianco del suo procuratore Gordon Stipic. Questa volta però, a differenza che in laguna, Asllani lo ha fatto rimpiangere, anche se ben sostenuto da Barella e Zielinski. Alla Pinetina si lavora per riaverlo in campo contro il Milan il 2 febbraio. E chissà cosa avrebbe combinato il turco contro il centrocampo di Italiano, che lì in mezzo si è affidato a Moro, e ha schierato Odgaard alle spalle di Castro, piccolo Lautaro, in rete con una deviazione rapace, da punta vera.

Inzaghi sarà squalificato

Il Bologna ha difeso a quattro e attaccato a tre, tenendo palla il più possibile. Ha giocato senza paura, ha preso un palo in avvio e da lì non si è più fermato, nemmeno dopo lo svantaggio. Anzi. Ha trovato il pari ancor prima che, con grande calma, arrivassero i cambi – ha cominciato a farli Italiano, dopo 21 minuti – e il primo e unico giallo sventolato da Pairetto, in faccia a Inzaghi furente. Diffidato, domenica sarà in tribuna. A San Siro arriverà l’Empoli, poi l’Inter volerà a Praga per affrontare lo Sparta. Quattro giorni dopo sarà a Lecce, quindi riceverà al Meazza il Monaco. Quattro partite per rafforzarsi nella lotta scudetto e centrare la qualificazione diretta agli ottavi in Champions.

Ma anche un lungo avvicinamento al derby, a cui allenatore e giocatori tengono tantissimo, dopo le due sconfitte contro i rossoneri, prima in campionato contro Fonseca, poi in Supercoppa, contro Conceiçao. I nerazzurri, in uno stadio rossonero per tre quarti, avranno bisogno dei loro tifosi. Contro il Bologna, la curva è stata zitta per un tempo. Una forma di protesta per chiedere la certezza di avere biglietti dedicati per le trasferte.

Inter-Bologna 2-2 (2-1)Inter (3-5-2): Sommer; Darmian (25′ st Pavard), De Vrij, Bastoni (38′ st Buchanan); Dumfries, Barella, Asllani (25′ st Frattesi), Zielinski, Dimarco (25′ st Carlos Augusto); Thuram, Lautaro (29′ st Taremi) (13 J. Martinez, 40 Calligaris, 8 Arnautovic, 15 Acerbi, 42 Palacios, 52 Berenbruch, 53 Topalovic, 54 Zanchetta). All.: S. InzaghiBologna (4-2-3-1): Skorupski; Holm (31′ st De Silvestri), Beukema, Casale, Lykogiannis; Freuler (42′ st Erlic), Moro (22′ st Pobega); Orsolini, Odgaard (22′ st Ferguson), Ndoye; Castro (42′ st Dallinga) (23 Bagnolini, 34 Ravaglia, 3 Posch, 14 Iling-Junior, 30 Dominguez, 33 Miranda, 80 Fabbian, 82 Urbanski). All.: Italiano.Arbitro: Pairetto di Nichelino.Reti: nel pt 15′ Castro, 19′ Dumfries, 46′ Lautaro; nel st 19′ Holm.Angoli: 2-3 per il Bologna.Recupero: 1′ e 4′.Ammonito: Inzaghi per comportamento non regolamentare.Spettatori: 63.074 di cui 836 nel settore ospiti.

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