RIAD — Fine marzo. È la scadenza che si sono dati in Arabia per decidere se ospitare anche la prossima edizione della Supercoppa italiana. Per quella data, i sauditi contano di potere prevedere con ragionevole certezza se almeno due fra Juventus, Inter e Milan saranno fra le quattro partecipanti, nel gennaio 2026. Le ultime due edizioni organizzate a Riad, la passata e quella in corso, hanno dato un verdetto chiaro: al pubblico locale interessano solo le tre squadre più titolate. Lo dice l’evidenza: la semifinale Napoli-Fiorentina un anno fa si giocò in uno stadio pieno solo per un quinto, e anche per Inter-Atalanta di questa edizione almeno 10 mila dei 25 mila posti dello stadio Al-Awwal Park erano vuoti.
Le prossime edizioni della Supercoppa
I sauditi hanno diritto di ospitare, per contratto, due delle prossime quattro edizioni del torneo. Se riterranno di accogliere le squadre italiane anche per il 2026 e 2027 è probabile che, in una logica di alternanza, lo faranno a Gedda, già teatro della manifestazione nel gennaio 2019. Poi probabilmente prolungheranno l’accordo. Quest’anno il Regno si è infatti aggiudicato la certezza di ospitare il Mondiale nel 2034, e da qui ad allora «più calcio vediamo e più siamo contenti», con le parole di Omar Mugharbel, ceo della Roshn Saudi League. La sensazione è questa, anche da parte italiana. «Mi pare di capire che da parte loro ci sia interesse a un rinnovo, aspettiamo per un bilancio», ha detto Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, intervenuto in conferenza stampa dopo Simone Inzaghi e prima di Sergio Conceiçao, che questa sera guideranno Inter e Milan nella finale di Supercoppa.
Quanto guadagnano le italiane in Supercoppa
Altri Paesi si sono fatti avanti per ospitare il torneo, dagli Emirati all’Australia, fino agli Stati Uniti. Ma le cifre messe sul piatto dai sauditi sono difficili da pareggiare. Contando anche sponsor locali e diritti tv esteri — le tre gare vengono trasmesse in 180 Paesi — il giro d’affari complessivo della Supercoppa che si concluderà questa sera è di 29 milioni di euro. La gran parte, 23, viene direttamente dal comitato ospitante saudita. Le due semifinaliste eliminate in questa edizione hanno incassato 2,4 milioni di euro ciascuna, fra gettone di partecipazione, entrate commerciali e diritti tv. La squadra che verrà sconfitta in finale, fra Milan e Inter, si metterà comunque in tasca 6,7 milioni. La vincente addirittura 11, considerando anche il gettone da 1,5 milioni per un’amichevole da programmare contro la squadra vincitrice della Supercoppa saudita. Qualche soldo, poco meno di 150 mila euro, lo mettono in cassa anche i 16 club del nostro campionato che sono rimasti a casa. E circa 2,3 milioni li trattiene la Lega, per organizzare l’evento.
Le probabili formazioni di Inter-Milan
Rispetto allo scorso anno, i sauditi sono più contenti del torneo. Ospitare Milan-Juve in semifinale, o il derby di questa sera, era esattamente il motivo per cui hanno deciso di invitare qui il calcio italiano. E ci sono tutte le premesse perché non rimangano delusi dalla finale. Da una parte, i nerazzurri sono in cerca del quarto trofeo consecutivo, guidati da capitan Lautaro, desideroso di superare segnando quello che ha definito «il momento più brutto della mia carriera». A dividere con lui l’area ci sarà Taremi, visto che Thuram e Correa sono fermi per guai fisici. Dall’altra, i rossoneri, alla seconda partita della gestione Conceiçao, vogliono rovinare la festa ai cugini, anche se Gabbia è influenzato e Leao, a mezzo servizio, potrebbe entrare solo nella ripresa. Unica pecca sarà la quasi totale assenza di tifosi italiani sugli spalti. I pacchetti viaggio offerti da Visit Arabia, in collaborazione con la Serie A, si sono rivelati troppo costosi. E a differenza di quanto successo lo scorso anno per la finale Inter-Napoli, non ci sono compagnie low cost che abbiano organizzato charter all’ultimo. Un punto su cui lavorare per le edizioni future.